IL REPORT

5G, la Gsma: “La Cina in pole mondiale nonostante il Coronavirus”

Pechino non si ferma e potenzia gli investimenti. Entro il 2025 stimate oltre 800 milioni di connessioni in quinta generazione mobile

Pubblicato il 20 Mar 2020

Antonio Dini

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La Cina continua ad avere un ruolo centrale nello sviluppo delle reti di telefonia mobile di quinta generazione. Gli investimenti e il gradimento dei consumatori lo dimostrano, secondo una serie di rapporti pubblicati dalla Gsma. Entro cinque anni nel Paese ci saranno 807 milioni di abbonati al 5G.

Il 2019 è stato l’anno chiave per il settore della telefonia mobile cinese. Il Paese è stato uno dei primissimi a lanciare i servizi 5G. E la Cina ha cementato la sua posizione come leader planetario della telefonia mobile di quinta generazione grazie agli investimenti delle telco e allo sviluppo dei servizi 5G, oltre al crescente apprezzamento del pubblico.

A livello mondiale non vengono apprezzati i benefici del 5G che non riguardino i guadagni di velocità, come ad esempio il network slicing, l’edge computing e i servizi a bassissima latenza. Invece la Cina è chiaramente una eccezione, da questo punto di vista. Le prime partnership e sperimentazioni fatte dagli operatori locali stanno pagando, come è dimostrato anche dalla crescita dell’utilizzo del 5G anche da parte delle imprese cinesi. E le telco locali stanno guidando la trasformazione digitale che utilizza il 5G di terra, che moltiplica i benefici per le singole aziende.

La Gsma sta pubblicando una serie di rapporti durante la “Gsma China Week“, il programma annuale focalizzato sullo sviluppo dell’industria delle telecomunicazioni mobili in Cina che quest’anno si tiene online.

I rapporti “Mobile Economy” pubblicati in questi giorni dalla Gsma prevedono che metà delle connessioni cinesi nel 2025 saranno di quinta generazione, alla pari con i tassi di adozioni che sono previsti anche in Giappone, Corea del Sud e Stati Uniti. Gli operatori cinesi investiranno circa 180 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni, circa il 90% dei quali nelle reti 5G. 

Sihan Bo Chen, responsabile Grande Cina di Gsma, “La Cina sta guidando le prime adozioni del 5G e ha costruito più di 160mila stazioni base di quinta generazione in più di 50 città. È però possibile ottenere i benefici di queste reti moderne solamente con politiche flessibili sia per lo spettro radio che per le infrastrutture. Si tratta di politiche strategiche necessarie per lo sviluppo della trasformazione digitale che renderà la Cina una economia digitale a tutti gli effetti”.

Tra le altre informazioni raccolte dal rapporto “Mobile Economy China 2020” c’è anche l’impatto delle reti mmWave 5G, che porteranno fino a 104 miliardi di prodotto interno lordo cinese nel 2034 e che quindi richiedono l’assegnazione di fette di spettro sempre più grandi. Tra i report della Gsma vi è anche la sezione “Casi aziendali in settori verticali di Cina 2020” presenta 15 casi aziendali di applicazioni che si basano sul 5G e che stanno trasformando aziende del settore manifatturiero, dei trasporti, della salute, dell’educazione e altri. Infine, la messa in produzione di soluzioni di terra per il 5G, lo “standalone 5G”, che permette di ottenere risultati importanti in settori come il manifatturiero, la logistica, i trasporti e il gioco.

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