L’affermazione del 5G non passa solo dalle torri macro e dalla copertura nazionale: il vero campo di battaglia tecnologico oggi è l’indoor. In ambienti aziendali, ospedalieri, pubblici e industriali, dove il segnale fatica a penetrare e la densità di utenti è elevata, la sfida è garantire performance continue e scalabilità. In questo scenario, i sistemi Das (Distributed Antenna System) e Drs (Distributed Radio System) si sono evoluti da soluzioni di amplificazione passiva a veri e propri nodi intelligenti della rete.
Secondo il nuovo ranking di Abi Research, le aziende che stanno guidando questa rivoluzione sono Ericsson, Nokia, Andrew e Huawei. I criteri di valutazione – dieci in totale, tra cui capacità di innovazione, facilità d’implementazione, ampiezza del portafoglio e salute finanziaria – hanno premiato chi riesce a tradurre l’architettura distribuita in valore concreto per la copertura 5G indoor.
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Radio Dot ed Ericsson: software-defined, scalabile, globale
Il primo posto in classifica va a Ericsson, che con la sua piattaforma Radio Dot ha saputo ridefinire gli standard del settore. Il punto di forza è la Combined Cell, una funzionalità che consente di unificare più unità radio in una singola cella tramite aggiornamento software remoto. Questo approccio, fortemente centrato sul software, consente una gestione flessibile, risparmi operativi significativi e una copertura omogenea nei contesti più critici per il 5G indoor.
“Abbiamo valutato ciascun vendor su criteri che spaziano dalla R&S alla sostenibilità, dall’integrazione tecnologica al successo commerciale”, spiega Samuel Bowling, analista presso Abi Research. Ericsson, sottolinea Bowling, “ha saputo integrare la sua soluzione Das/Drs nel cuore del suo ecosistema 5G, creando valore sia per gli operatori mobili sia per i clienti enterprise”.
Nokia e ReefShark: performance industriali per il 5G indoor
Nokia, con il secondo posto, dimostra quanto la versatilità e il design modulare siano oggi fattori chiave per affrontare le complessità del 5G indoor. La piattaforma è alimentata da chip ReefShark, progettati per combinare efficienza energetica e potenza computazionale, e si adatta con efficacia a scenari come smart factory, campus e strutture sanitarie.
Nokia ha puntato fortemente su casi d’uso private network, dove la stabilità e la qualità della copertura indoor sono elementi non negoziabili. La capacità di personalizzare l’architettura in base alle esigenze del cliente finale rafforza ulteriormente la posizione del vendor finlandese come partner strategico nel B2B.
Andrew e Huawei: modelli robusti per ambienti complessi
La terza posizione va ad Andrew, oggi parte di CommScope, che con la sua piattaforma Mosaic ha saputo posizionarsi come punto di riferimento nei contesti a elevata complessità – aeroporti, stadi, centri fieristici. La modularità della soluzione è un asset strategico, così come l’integrazione per usi misti (commerciali e pubblica sicurezza).
Huawei completa il gruppo dei leader con la piattaforma LampSite, ottimizzata con AI e in grado di gestire più bande simultaneamente. Malgrado le difficoltà sui mercati occidentali, Huawei mantiene una forte presa in Asia e America Latina, grazie a una strategia end-to-end e a un portafoglio prodotti che continua ad attrarre in contesti come smart city e grandi edifici pubblici.
I player emergenti: sostenibilità, verticalità, specializzazione
Nel cluster “mainstream” emergono Comba Telecom e Corning. Comba si distingue per l’enfasi sulla sostenibilità e per l’efficienza energetica dei suoi dispositivi Das, adatti a mercati densamente popolati e attenti alla carbon footprint. Corning, forte della sua storia nella fibra, domina in settori verticali come l’istruzione, la sanità e il mondo enterprise, garantendo implementazioni 5G indoor affidabili e scalabili.
Tra i follower, Jma Wireless si distingue con il suo Fuze Drs, progettato per efficienza e compattezza, già utilizzato in deployment mission-critical. Solid mantiene una posizione di forza nel public safety, mentre Wilson Connectivity offre soluzioni flessibili e facilmente integrabili, adatte alla progressiva estensione della copertura indoor.
Il 5G indoor non è accessorio, è strategico
La vera notizia che emerge dal report Abi Research non è solo la classifica in sé, ma il cambio di paradigma che essa riflette: il 5G indoor non è più un’estensione opzionale della rete, ma un fattore abilitante essenziale per ogni servizio ad alto valore aggiunto, dall’automazione alla sanità digitale, dal metaverso industriale alla connettività nei trasporti.
“Le soluzioni distribuite intelligenti rappresentano la chiave per garantire una copertura 5G coerente, performante e a prova di futuro”, ribadisce Bowling. In questo nuovo ecosistema, chi sa coniugare integrazione verticale, intelligenza software e ottimizzazione energetica avrà la leadership tecnologica che conta davvero.