LO STUDIO

5G, Italia al ralenti: mercato potenziale da 5 milioni di utenti ma la scarsa conoscenza frena l’adozione

Secondo l’indagine “Five Ways to Better 5G”, condotta dal ConsumerLab di Ericsson, il 23% dei consumatori intervistati pur avendo uno smartphone di nuova generazione non ha attivato l’abbonamento. ll 12% punta a migrare entro fine 2021 contro una media mondiale del 21%. Il punto della situazione il 13 maggio a Telco per l’Italia

Pubblicato il 12 Mag 2021

Domenico Aliperto

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Qual è l’impatto che il 5G sta cominciando ad avere sugli utenti di smartphone e cosa si aspettano i consumatori dalla tecnologia in futuro? Prova a rispondere un nuovo studio del ConsumerLab di Ericsson, secondo il quale in Italia esiste un mercato potenziale di cinque milioni di utenti. Il rapporto “Five Ways to Better 5G” (SCARICA QUI IL REPORT) è il risultato di un’indagine globale condotta a cavallo di 26 mercati e rappresentativa di 1,3 miliardi di individui, tra cui 220 milioni di abbonati 5G.

Lo scenario mondiale

Tra i risultati chiave a livello globale, il rapporto rivela che se alla fine del 2020 ci fosse stata una maggiore consapevolezza dei benefici e del valore del servizio, avremmo avuto un 22% in più di utenti smartphone con telefoni 5G-ready che sarebbe passato alla nuova rete.

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Il 5G infatti sta già iniziando a innescare nuovi comportamenti d’uso. Oltre a ridurre l’uso del Wi-Fi, gli early adopter spendono in media anche due ore in più sul cloud gaming e un’ora in più sulle app di realtà aumentata a settimana, rispetto agli utenti 4G.

Tuttavia, mentre gli utenti 5G sono soddisfatti della velocità, circa il 70% sono insoddisfatti della disponibilità di servizi innovativi e di nuove app. I consumatori dicono di essere disposti a pagare il 20-30% in più per avere piani di abbonamento 5G comprensivi di servizi digitali.

Le restrizioni dovute al Covid-19 ha fatto sì che la stragrande maggioranza delle esperienze degli early adopter 5G avvenissero al chiuso. Di conseguenza, i primi utilizzatori indicano che la copertura indoor è due volte più importante della velocità o della durata della batteria, nel fornire esperienze 5G soddisfacenti.

Lo studio indica cinque modi con cui gli operatori possono soddisfare le aspettative dei consumatori sia nell’immediato che nel lungo termine:

· affrontare il gap di conoscenza, educando e commercializzando meglio il valore del 5G per i consumatori

· garantire una qualità costante della copertura 5G sia indoor che negli ambienti esterni

· adattarsi ai requisiti di rete per i nuovi servizi 5G

· concentrandosi sulla volontà dei consumatori di immaginare nuovi casi d’uso 5G

· accelerare la disponibilità di casi d’uso esistenti e nuovi attraverso partnership

“Finora, le analisi sulle esperienze avute con il 5G si sono concentrate principalmente sulla velocità e la disponibilità, tramite misurazioni di rete indipendenti”, commenta Jasmeet Singh Sethi, Head of ConsumerLab, Ericsson Research. “Ma è altrettanto importante capire come gli early adopter 5G percepiscono tale esperienza. Con le cinque raccomandazioni e intuizioni dell’Ericsson ConsumerLab, gli operatori possono incoraggiare l’adozione del 5G e soddisfare le aspettative dei consumatori”.

La situazione italiana

In Italia sono stati intervistati mille consumatori tra dicembre 2020 e febbraio 2021. Di questo, 215 erano utenti attivi 5G. Il campione è rappresentativo di 30 milioni di utilizzatori giornalieri di smartphone e un milione di utenti 5G.

Secondo l’indagine condotta da Ericsson, sono cinque i trend che stanno influenzando il 5G lato consumer in Italia. Prima di tutto si registra la necessità di colmare il gap in termini di conoscenza, senza il quale, il 23% in più di utenti smartphone avrebbe adottato il 5G entro la fine del 2020. Gli utenti 5G passano in media 2,5 ore in più a settimana su app di realtà aumentata e un’ora in più sul cloud gaming, rispetto agli utenti 4G; in Italia il 17% di utenti ha diminuito l’uso del Wi-Fi dopo esser passati al 5G. In termini di soddisfazione degli utenti 5G, la copertura indoor è due volte più importante rispetto alla velocità e al consumo della batteria. Cresce la domanda di app e servizi: mentre il 44% degli early adopter in Italia è soddisfatto della velocità, il 71% vorrebbe app e servizi più innovativi. I consumatori italiani sarebbero disposti a pagare il 22% in più per avere abbonamenti 5G comprensivi di servizi digitali; comunque, due terzi di tutti i casi d’uso sono ancora in fase dimostrativa o di sviluppo.

Un mercato da cinque milioni di utenti potenziali

La lenta implementazione del 5G, l’incertezza finanziaria indotta dalla pandemia e la campagna di disinformazione sul 5G hanno influito sulle intenzioni dei consumatori di passare al 5G. A fine 2020, infatti, il 27% dei consumatori italiani ha espresso la volontà di passare al 5G, un calo di cinque punti percentuali rispetto a quanto registrato nel 2019 (32%). A livello globale, invece, il trend è risultato inverso: nel 2020, due utenti smartphone su cinque (39%) hanno manifestato la loro intenzione di passare al 5G, rispetto al 37% del 2019. A livello europeo, l’Italia comunque ha fatto registrare la percentuale più alta rispetto agli altri Paesi indagati (Germania, Francia, Uk, Irlanda, Finlandia).

Il 12% dei consumatori italiani vorrebbe fortemente passare al 5G entro la fine del 2021. A livello globale questa percentuale sale al 21%. In totale, nel mercato italiano ci sono quindi cinque milioni di utenti smartphone che potenzialmente potrebbero passare al 5G nel corso del 2021.Tra gli early adopters abbiamo i power user, video centric user e chi vive nelle metropoli.

La scarsa conoscenza del 5G in Italia

Dallo studio emerge che il 23% dei consumatori italiani intervistati, pur avendo uno smartphone predisposto per il 5G, possiede ancora un abbonamento al 4G. Mentre il 2% afferma di avere un dispositivo 5G ma in realtà ne possiede uno 4G.

Questi dati evidenziano la necessità di una maggiore conoscenza del 5G da parte dei consumatori, un gap che deve essere colmato per accelerare il processo di crescita di questo mercato.

Nei 20 mercati dello studio, dove le reti 5G commerciali sono disponibili, mediamente il 4% dei consumatori possiede uno smartphone 5G e ha un abbonamento 5G. Mentre il 22% degli utenti di smartphone che ha uno smartphone 5G-ready sta utilizzano ancora un abbonamento 4G, un altro 4% dichiara di essere su un piano 5G, ma in realtà usa uno smartphone 4G.

Nel favorire il passaggio dal 4G al 5G, la percezione degli utenti rispetto alla effettiva disponibilità del 5G riveste un ruolo fondamentale. Dove c’è la percezione di una maggiore disponibilità del 5G è stato riscontrato un aumento di tre volte dell’adozione di questa tecnologia.

Dal report è emerso che sei utenti 4G su dieci pensano che il 5G sia disponibile per meno del 30% del tempo, mentre un utente 4G su tre pensa che il 5G non sia mai o quasi mai disponibile.

Ericsson a Telco per l’Italia 2021

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