Il 5G non penalizzi le imprese televisive. L’appello arriva da Confindustria Radio-Tv, in audizione in commissione Trasporti della Camera sulle nuove tecnologie delle telecomunicazioni, con particolare riguardo alla transizione verso il 5G ed alla gestione dei big data.
“Il rilancio della banda 700 Megaherz per il 5G comporterà una riduzione delle frequenze per oltre il 50% e solo l’utilizzo efficiente delle risorse con tecnologie di trasmissione e codifica evoluta potrà evitare di spegnere programmi – ha spiegato il presidente, Francesco Angelo Siddi – La riduzione di spettro a favore del 5G non deve quindi penalizzare le imprese audiovisive che operano in Italia ma deve diventare un’occasione di evoluzione e di trasformazione verso la tv 4.0″.
Per Siddi è “necessario che il Governo e il Parlamento garantiscano una transizione in grado di preservare l’accessibilità e la presenza generalizzata nelle case degli italiani della tv digitale terrestre, considerando anche i contenuti che vengono veicolati attraverso i suoi schermi. Il modello broadcast non è infatti alternativo all’online ma deve essere complementare”.
Infine “occorre una massiccia campagna di informazione perché vogliamo che nessuna famiglia venga esclusa e rimanga con schermi neri”.