IL PROVVEDIMENTO

Banda ultralarga, più veloce il rilascio delle autorizzazioni

Il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, firma la direttiva che riguarda i cinque progetti Pnrr, Italia a 1 Giga e 5G, scuola e sanità connesse e isole minori: stabiliti i principi operativi per il via libera alle opere e il divieto di adottare regolamenti che potrebbero ostacolare lo sviluppo delle reti

Pubblicato il 03 Nov 2023

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Più semplice il rilascio della autorizzazioni per le infrastrutture digitali nell’ambito del Pnrr. Il sottosegretario all’Innovazione, Alessio Butti, ha firmato la direttiva “Linee di azione nei procedimenti amministrativi in materia di realizzazione di reti pubbliche di comunicazione relative agli interventi da realizzare per l’attuazione del Pnrr.

I progetti coinvolti

La direttiva stabilisce linee guida mirate a semplificare e accelerare il processo di autorizzazione per le infrastrutture previste nell’Investimento 3 – Componente C2 del Pnrr. Questo riguarda in particolare i sub-investimenti “Italia a 1 Giga”, “Italia 5G”, “Scuola connessa”, “Sanità connessa” e “Collegamento Isole minori”.

“Uno degli obiettivi principali della direttiva è rendere più agevole l’esecuzione delle opere civili necessarie per l’installazione della banda ultra larga, eliminando ostacoli burocratici – sottolinea Butti – Tra le disposizioni chiave, la direttiva stabilisce principi operativi per garantire rapidità nei procedimenti delle pubbliche amministrazioni, vieta regolamenti che potrebbero ostacolare lo sviluppo delle infrastrutture e implementa verifiche preliminari per identificare casi in cui l’autorizzazione può essere quasi immediata”.

L’attenzione all’ambiente

Importante sottolineare che, pur con l’obiettivo di velocizzare i procedimenti, la direttiva tiene in grande considerazione la tutela ambientale e paesaggistica. Il focus è trovare un equilibrio tra lo sviluppo delle attività imprenditoriali e la salvaguardia dei nostri patrimoni naturali.

La responsabilità delle PA

Infine, la direttiva sollecita le pubbliche amministrazioni a mantenere standard elevati di responsabilità operativa. In caso di ritardi o inerzia, sono previsti meccanismi di intervento da parte dello Stato per assicurare la progressione dei progetti.

“L’adozione di questa direttiva rappresenta un passo fondamentale verso un’Italia più connessa e digitalmente avanzata, capace di rispondere alle sfide del futuro con determinazione e visione”, conclude Butti.

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