L'INTERVISTA

Ecco la “nuova” Inwit. Galli: “Presto esprimeremo la piena potenzialità”

Il Chief financial officer spiega i risultati a meno di 100 giorni dal deal con Vodafone Towers e annuncia il piano di crescita. Ricavi in salita già dal quarto trimestre e saranno significativi a partire dal 2021. Fwa e 5G spingeranno fortemente il business

Pubblicato il 04 Ago 2020

diego galli

La ‘nuova’ Inwit è già pienamente operativa. E presto potrà esprimere appieno tutte le sue potenzialità”: in un’intervista con CorCom, Diego Galli, Chief Financial Officer della tower company illustra i risultati dei a poco meno di 100 giorni dal deal con Vodafone Towers e soprattutto annuncia il piano di crescita. “La semestrale di giugno è la prima della nuova Inwit, che ha iniziato ad operare il 31 marzo, quindi ha meno di 100 giorni. In questo senso è chiaramente un trimestre di partenza – racconta Galli a CorCom -. Per la prima volta il contributo delle attività di Vodafone Towers è stato consolidato per un totale ricavi nel trimestre di 184,4 milioni, con una crescita dell’82,6%. In termini organici la crescita è stata di poco meno dell’1%. I risultati hanno evidenziato una forte marginalità con Ebitdal al 65%, come risultato di una struttura di costi generali molto leggera e la tradizionale attenzione all’ottimizzazione dei costi di affitto.  La generazione di cassa è stata alta con un cash flow ricorrente nel trimestre di 79,5 milioni, pari al 43% dei ricavi.

Siete ancora in una fase di transizione? Quando la ‘nuova’ Inwit potrà esprimere tutte le sue potenzialità?

Presto. Innanzitutto, fortunatamente non abbiamo risentito dell’impatto Covid-19. All’opposto La crescente domanda di dati e la digitalizzazione del lavoro è un driver di medio termine del nostro business, Inwit fornisce un servizio essenziale e sia i dipendenti che il parco fornitori hanno continuato a lavorare con continuità. Il nuovo team è operativo dal primo giorno e stiamo lavorando su nuovi processi e rinnovo dei sistemi. Riteniamo che per il primo trimestre 2021 completeremo le attività più significative. La cosa più importante, comunque, è che dal punto di vista commerciale abbiamo da parte un importante ‘order book’, che si tradurrà in una forte accelerazione dei servizi resi agli operatori nel secondo semestre; prevediamo più di 1.000 nuove ospitalità nel secondo semestre su cui siamo tutti fortemente focalizzati. La crescita dei ricavi sarà visibile a partire dal quarto trimestre, e sarà significativa nel 2021.

Inwit avrà nei prossimi anni la capacità finanziaria per sostenere lo sviluppo delle infrastrutture di tlc wireless necessarie all’Italia?  

Si, certamente. Inwit oggi, a seguito della fusione con Vodafone Towers, ha un debito di circa €4mld, escluso l’effetto del principio contabile Ifrs 16 il debito scende a circa 2,8 miliardi di euro. Nel complesso abbiamo una leva finanziaria di circa 5,8 volte l’Ebitda che è un livello di debito in linea con gli standard dell’industria. Così come accennavo prima, la forza di Inwit è nella sua forte capacità di generazione di cassa, che consentirà di supportare sia il piano di investimenti di oltre un miliardo sino al 2026, che la graduale e consistente riduzione del debito.

Quali sono gli sviluppi recenti?

Tante cose positive sono accadute velocemente: è stato completato il processo di quotazione delle azioni emesse a servizio della fusione, siamo entrati nel Mib che riflette il fatto che siamo tra le prime 20 aziende quotate per capitalizzazione che è maggiore di 8 miliardi. Inoltre, abbiamo ottenuto giudizi positivi dalle primarie agenzie di ratings: – BB+ da Standar&Poors e BBB- da Fitch, che equivale ad investment grade. Indicatori che hanno riconosciuto la solidità del business. Siamo entrati per la prima volta nel mercato del debito con l’emissione di bond per 1 miliardo che ha ricevuto un fortissimo interesse con domanda circa 4,5 volte l’assegnato, con investitori di qualità da tutta Europa, Italia, Germania, Francia, UK.

Qual è la strategia di crescita di Inwit?

Inwit ha un piano di crescita importante, con molteplici motori, fondamentalmente a sostegno dello sviluppo efficiente e veloce del 5G da parte degli operatori. Questo implica una crescita del numero di apparati di Tim e Vodafone cosi come degli altri operatori mobili, ed anche una crescita di apparati degli operatori che offrono intranet ad alta velocità ad esempio in zone rurali attraverso la tecnologia Fwa. Crediamo inoltre fortemente nel valore delle micro-coperture, sia outdoor ed indoor, attraverso small cells e Das. Recente l’esempio dell’università Luiss: tipico caso in cui Inwit crea valore, offrendo agli operatori le infrastrutture necessarie per lo sviluppo digitale, il relativo alto traffico dati e le applicazioni dedicate. In termini di numeri, il piano in estrema sintesi prevede il superamento di 1 miliardo di ricavi al 2026 rispetto agli attuali 750 milioni, con realizzazione di circa di 200 milioni di sinergie in termini di Ebitda.

Inwit fa parte di un settore, quello delle infrastrutture per le telecomunicazioni, che non ha risentito della crisi dell’economia in questo periodo di pandemia. Come spiega questo andamento di successo anche in un momento di difficoltà dell’economia internazionale?

Il concetto di ‘sharing’ è alla base di molti nuovi modelli di business dell’economia digitale. Si parla di condivisione di asset esistenti per massimizzarne il ritorno. È la logica che in diversi settori va dal ‘cloud computing’ ad Airbnb o Uber. Il caso delle infrastrutture si basa sullo stesso concetto applicato alla condivisione delle stesse al servizio della telefonia mobile. Per esemplificare: laddove prima c’erano 2 torri gestite dagli operatori, adesso ce n’è una sola gestita da Inwit con 2 o più apparati degli operatori. I benefici sono evidenti in termini di efficienza economica, velocità di sviluppo, specializzazione professionale ed anche di ottimizzazione ambientale. È un modello che crea valore per tutti gli attori coinvolti.

L’esperienza da questo punto di vista ha delle peculiarità e potrà essere una best practice da seguire per altri operatori?

Ritengo di si: Inwit è leader in Italia con oltre 22mila torri e 40.500 ospitalità e riteniamo abbia il parco di asset con la migliore qualità. È il risultato della fusione delle infrastrutture di Tim e Vodafone, che come incumbent e primo sfidante, sin dall’inizio delle telecomunicazioni in Italia hanno investito per creare i migliori network, con alta qualità sia delle location sia degli standard di costruzione. Inwit ha ereditato tutto questo. Analogamente, Inwit ha ereditato un bagaglio di conoscenze tecniche e professionali di alto livello e sta lavorando per mettere insieme le best practice di Tim, Vodafone e Inwit stessa, per creare un nuovo unico e vincente. Il nostro obiettivo è creare un set di sistemi, processi e conoscenze che sia una best practice e possa creare molto valore, a servizio, come dicevo prima dello sviluppo veloce ed efficiente del 5G da parte degli operatori.

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