LE STIME

Smartphone 5G sotto i 500 euro. Bisognerà aspettare il 2022

Secondo la previsione di Abi Research, il 60% dei device avrà un prezzo medio-basso grazie alla disponibilità di componenti meno costose, a partire dai chip. Previsto anche un aumento delle consegne di notebook “sempre attivi” di ultima generazione

Pubblicato il 20 Nov 2020

5G

Smartphone 5G a meno di 600 dollari, alias circa 500 euro. Secondo gli analisti di Abi research, nel 2022 almeno tre device su cinque (il 60%) avranno un prezzo medio-basso, a fronte di un volume di consegne che sfiorerà i 549,3 milioni di unità. Secondo l’indagine, lo sviluppo e l’introduzione sul mercato di telefoni più diversificati ed economici sarà il principale motore per l’adozione del 5G dopo il 2021.

“Molte aziende leader si spingeranno più a fondo di questo segmento di mercato, democratizzando rapidamente l’esperienza 5G e stabilendo un ecosistema più ampio”, spiegano i ricercatori. A loro avviso, “i prezzi più bassi dipenderanno dalla disponibilità di componenti meno costose, a cominciare da chip più economici prodotti da Qualcomm, MediaTek e Unisoc”. Il forte calo dei prezzi degli smartphone 5G, inoltre, avrà un impatto nella fascia alta del mercato, “portando – come spiega David McQueen, Director 5G Smartphone, devices e wearables di Abi
a una rapida saturazione e facendo collassare i potenziali aumenti di entrate e margini”.

In aumento i notebook connessi: oltre 21 milioni entro il 2025

Ma il report mette in evidenza anche un altra previsione: le spedizioni di notebook connessi cresceranno a 21,5 milioni entro il 2025 con un Cagr (Compound annual growth rate) del 46%, su una quota del 97% collegata al 5G.
Nonostante il mercato dei notebook con connessione cellulare sia testimone di una serie di false albe, le catene del valore dei notebook e dei dispositivi mobili sono sul punto di convergere con le spedizioni di notebook “sempre attivi”, che dovrebbero crescere in modo significativo. Questa armonizzazione sarà ottenuta posizionando la connettività 5G come un pilastro centrale nella progettazione di notebook e Pc, con un focus sulla lunga durata della batteria, design sottili e leggeri, offrendo esperienze sempre attive e sempre connesse. “Una tale mossa è stata innescata da un passaggio ai chip basati su Arm che non solo porta una profonda integrazione tra software e hardware, sfruttando l’innovazione e la connettività che è stata coltivata per anni negli smartphone, ma guadagna anche inefficienze e una migliore durata della batteria senza sacrificare le prestazioni “, afferma ancora McQueen. Aziende come Qualcomm, Intel, MediaTek, Samsung, Huawei e Apple sono tutte in prima linea nel perseguire questa strategia, con molti modelli di notebook connessi che dovrebbero apparire a partire dal 2022.

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