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Sorelius: “Sarà il mondo consumer a spingere la domanda del 5G”

Secondo l’Head of Development Unit Networks di Ericsson, le reti di nuova generazione rappresentano una grande opportunità di business per le telco non solo rispetto alle applicazioni business e mission critical, ma soprattutto in ambito consumer. Grazie al video

Pubblicato il 24 Ott 2018

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Quando si parla di 5G si tende a includere nelle prospettive di sviluppo e remunerazione della tecnologia il mondo B2B, considerando il fatto che saranno soprattutto le grandi imprese – dal settore delle utilities a quello dell’automotive – a beneficiare del salto che potranno compiere le applicazioni IoT con le reti di nuova generazione. Secondo Joakim Sorelius, Head of Development Unit Networks di Ericsson, non bisogna però sottovalutare la spinta che arriverà dal mondo consumer. Sorelius è stato tra i relatori dell’Ericsson Day Italia, l’evento di scena oggi a Milano che ha celebrato i cento anni di attività del gruppo nella Penisola, coinvolgendo i principali attori del settore per fare il punto sulla situazione. “Le applicazioni e gli use case realizzati finora hanno dimostrato chiaramente il potenziale del 5G, i network consentono di inserire l’offerta sul mercato senza frizioni, siamo pronti a passare al lancio commerciale vero e proprio”, ha esordito il manager. E la domanda? “La domanda c’è già, e continuerà a crescere con l’esplosione del traffico video: tra il 2017 e il 2023 dati trasmessi per la distribuzione di contenuti multimediali aumenteranno di otto volte di anno in anno, e nel giro di un quinquennio il 5G rappresentaerà il 20% del traffico mondiale. Si tratta senz’altro di grande opportunità ma anche di una grande sfida per gli operatori telco, che dovranno lavorare per identificare nuove soluzioni per rendere efficienti le reti”. Tra i pionieri di questo neonato scenario c’è Verizon, che il primo ottobre ha lanciato il primo servizio 5G, guarda caso proprio rivolto ai consumatori.

“Naturalmente anche per il mondo B2B il potenziale è enorme”, ha continuato Sorelius. “Per il 2026 si prevedono revenue importanti per le telco che punteranno sui servizi di rete da offrire in chiave mission critical ai verticali del manifatturiero, dell’Energia, della Sicurezza pubblica, dei Trasporti, della Sanità e dell’Automotive. Serve un cambiamento radicale nel modo di immaginare il business, ma per chi riuscirà a farlo il ritorno economico sarà enorme”.

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