DIGITAL SINGLE MARKET

Juncker spinge sul digitale: priorità al single market

Nel discorso sullo Stato dell’Unione 2017 il presidente della Commissione europea farà il punto sugli obiettivi dell’esecutivo Ue sul mercato digital, compresi investimenti in cyber-sicurezza e novità sul fintech. Avanti sullo stop al geoblocking e 5G

Pubblicato il 12 Set 2017

Patrizia Licata

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Nel discorso sullo Stato dell’Unione che il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker pronuncerà domani è prevedibile che ampio spazio sarà dedicato a uno degli obiettivi chiave della presidenza avviata nel 2014: la creazione di un mercato unico digitale, considerata fondamentale al pari dell’unione bancaria o energetica.

La stessa unione dei mercati dei capitali avrà un risvolto per l’economia digitale, visto che nei prossimi mesi la Commissione europea presenterà nuove iniziative che potrebbero toccare gli ambiti del crowdfunding e del fintech. Ma la base di partenza resta il completamento del Digital single market, obiettivo della Commissione che Juncker guiderà ancora per due anni.

Dal maggio del 2015, come ricorda oggi Il Sole 24 Ore, Bruxelles ha presentato 35 proposte di legge e iniziative politiche sul Digital single market, tra cui la recente abolizione delle tariffe del roaming. Prossimo obiettivo è rimuovere ogni barriera nazionale anche nello shopping online e mettere fine al geoblocking, che impedisce ai cittadini dell’Ue di usufruire di contenuti online (libri, musica, videogames, film) cui sono abbonati nel loro Paese quando viaggiano all’interno dell’Unione. La proposta è attualmente in fase di discussione presso Parlamento e Consiglio Ue. Investimenti nella rete mobile 5G e nella cyber-sicurezza sono gli altri pilastri della strategia digitale unitaria su cui probabilmente si soffermerà il presidente Juncker nel discorso di domani.

Di politiche per il digitale hanno parlato anche i ministri Ue dello sviluppo che si sono incontrati ieri in una riunione informale a Talliin sotto la presidenza dell’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. Secondo il ministro degli Esteri estone Sven Mikser, l’Unione europea dovrebbe dedicare maggiore attenzione all’economia e alla società digitali nelle politiche di sviluppo congiunto: “La cooperazione allo sviluppo”, ha detto Mikser, “deve essere orientata al futuro e consapevole del valore aggiunto che le tecnologie e i servizi digitali possono portare allo sviluppo dei Paesi” distribuendo ai cittadini dei veri “dividendi digitali”.

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