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Agcom, i bersaniani spingono sull’ex mister Prezzi

Antonio Lirosi candidato favorito dall’ex segretario Pd per sostituire Maurizio Dècina all’authority. Altra candidatura forte quella di Antonio Sassano. Il 14 novembre la Camera al voto

Pubblicato il 24 Ott 2013

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Il 14 novembre la Camera vota il nuovo commissario Agcom, che sostituirà Maurizio Dècina, e si fa strada, spinto dalla corrente bersaniana, il nome di Antonio Lirosi, responsabile Commercio e diritti dei consumatori al Dipartimento Economia e Lavoro del Partito Democratico. Lirosi è stato collaboratore dell’ex segretario del Pd, Pierluigi Bersani, ai tempi in cui era ministro dello Sviluppo economico. Economista, dirigente statale in aspettativa, Lirosi è stato anche “Mister prezzi” prima che l’incarico passasse a Roberto Sambuco. Tra i nomi nelle rosa del Pd anche Antonio Sassano, attualmente presidente dell’organo di vigilanza di Open Access di Telecom Italia. Dalla sua Sassano ha una lunga storia di docente universitario nel settore delle telecomunicazioni, il fatto di essere tra i maggiori esperti in Italia sul tema delicatissimo delle frequenze, anni di collaborazione come esperto di Agcom.

Lirosi e Sassano restano dunque in pole, dopo il “tramonto” delle altre possibili candidature ovvero quella di Vincenzo Vita, ex parlamentare Pd, spinto dalla sinistra del partito. Accantonati anche i nomi di Roberto Zaccaria, presidente Rai dal 1998 al 2002, docente di diritto dell’Informazione, ex parlamentare di Margherita e PD e di Carlo Rognoni, giornalista di lungo corso, ex parlamentare del Pd, già consigliere di amministrazione della Rai ed ora Presidente del Forum Riforma sistema radiotelevisivo del Pd.

La responsabilità della scelta del commissario Agcom ricade nel Pd che ha rivendicato a sé il diritto di nomina essendo Dècina stato votato dall’assemblea della Camera dei Deputati proprio su indicazione del Pd, all’interno di un accordo generale fra i partiti nella passata legislatura.

Nelle scorse settimane il commissario Agcom, Francesco Posteraro si era detto certo che la Camera avrebbe scelto per il successore di Dècina una persona “di elevatissima qualificazione”, più che degna di ricoprire l’incarico.

La capigruppo di Montecitorio ha calendarizzato per il 14 novembre la votazione per il commissario – c’è tempo fino al 10 per inviare i curricula – così come l’elezione dei quattro membri effettivi ed i quattro supplenti del comitato di vigilanza della Cassa Depositi e Prestiti.

L’accelerazione sulle nomine è arrivata dopo la lettera inviata dal deputato di Scelta Civica, Stefano Quintarelli, al presidente della Camera Laura Boldrini, e firmata da altri 17 deputati in cui si chiedeva appunto di accelerare e soprattutto di fare la scelta secondo principi di trasparenza tramite la raccolta di curricula.

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