I DATI

Agcom: in calo gli accessi alla rete fissa ma “vola” la fibra

Osservatorio Comunicazioni: in un solo trimestre le linee Ftth aumentano di 540mila unità. Volano le sim “solo dati”

Pubblicato il 26 Apr 2019

L. O.

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In calo in Italia gli accessi alla rete fissa, in crescita nel mobile le sim M2M. Emerge dall’Osservatorio sulle Comunicazioni, diffusi oggi da Agcom, secondo cui a fine 2018 gli accessi da fisso si riducono di 180mila unità rispetto al trimestre precedente (-350mila unità rispetto a dicembre 2017).

La foto scattata evidenzia, spiega Agcom, “profondi mutamenti nella composizione delle tecnologie utilizzate per la fornitura del servizio”: se a fine dicembre 2014 quasi il 94% degli accessi alla rete fissa era in rame, dopo quattro anni questi sono scesi al 58%, pari ad una flessione di 7,5 milioni di linee. Tim perde poco meno di 900mila linee, gli altri operatori ne guadagnano oltre 540mila.

Nello stesso periodo (2014-2018) sono cresciuti gli accessi attraverso altre tecnologie qualitativamente migliori, in particolare quelle in Fttc (+5,9 milioni di unità), Ftth (+540 mila) e Fwa (+ 700 mila). Aumentano le prestazioni della rete in termini di velocità di connessione: le linee con velocità inferiore ai 10 Mbit/s, infatti, rappresentano a dicembre 2018 meno del 25% delle linee broadband e ultrabroadband, rispetto al 75% del dicembre 2014. Nello stesso periodo, viceversa, il peso delle linee con velocità pari o maggiore di 30 Mbit/s è passato dal 3,7 al 45,1%.

Il quadro competitivo degli accessi broadband e ultrabroadband vede Tim il maggiore operatore con il 43,9%, seguito da Vodafone (15,8%) e da Fastweb e Wind Tre con quote comprese tra il 14 ed il 15%.

Nella rete mobile si registra, su base annua, un aumento complessivo di 3,5 milioni di sim trainate dalla  crescita delle sim M2M, salite di 4,8 milioni di unità, mentre quelle “solo voce” e “voce+dati” si sono ridotte di 1,3 milioni di unità. Tim si conferma market leader (30,7%), seguita da Wind Tre e Vodafone con una quota simile pari al 29,2%.

Il nuovo entrante Iliad, nei primi sei mesi di attività, conquista il 2,7% del mercato. Tuttavia, se si considerano unicamente le sim “human”, escludendo quindi le M2M, il nuovo operatore raggiunge il 3,4%, mentre Wind Tre, nonostante una quota in calo di 2,5 punti percentuali su base annua, rimane il principale operatore con il 32,8%. Prosegue a ritmi sostenuti la crescita della larga banda mobile: nell’ultimo trimestre dell’anno 2018 poco meno del 70% delle linee “human” ha effettuato traffico dati, con un consumo medio unitario di dati stimabile in 4,27 GB/mese in crescita del 55,6% rispetto a dicembre 2017.

Per quanto riguarda l’utilizzo di Internet, nel mese di dicembre 2018, 42,5 milioni di utenti medi giornalieri si sono collegati alla rete, per un totale di 75 ore di navigazione mensile a persona. Continua a crescere l’audience dei principali social network, dove Facebook con 34,8 milioni di utenti unici si conferma il social maggiormente frequentato, seguito da Instagram e Linkedin. Passando all’esame dei profili sociodemografici, Instagram, Trumblr, Snapchat si caratterizzano per un maggiore gradimento da parte di un pubblico più giovane, mentre tutti i social network sono seguiti in modo più intenso, rispetto alla media, da un pubblico dotato da almeno un titolo di studio di scuola media superiore.

Settore postale: i ricavi complessivi sono aumentati del 2,9% nel 2018 rispetto a quanto fatto registrare durante il 2017; in particolare, i servizi di corriere espresso risultano in crescita del 7,3%, mentre quelli postali in flessione dell’1,2%. Il quadro concorrenziale vede Poste Italiane principale operatore con il 38,3% (43,6% considerando anche l’operatore SDA). Tale quota supera il 75% per il segmento dei servizi di corrispondenza in concorrenza. I servizi di corriere espresso mostrano invece un maggiore livello di competizione: i tre principali operatori risultano essere DHL, con il 22%, seguita da TNT-FedEx con il 17,7% e da BRT con il 17,1% del mercato. Riguardo ai ricavi unitari medi, su base annua, quelli relativi al complesso dei servizi postali mostrano una crescita del 2,0% mentre quelli di corriere espresso si riducono dell’1,7%.

Sul fronte  televisivo, rispetto a dicembre 2017 si riscontra una lieve flessione degli ascolti per la Rai che raggiunge il 37,1%, (-0,1 punti percentuali), così come per Mediaset con una quota del 29,5% (-0,7). Nello stesso periodo, anche Comcast (Sky) registra una flessione (-0,9) e si assesta su di una quota di ascolti del 7,5%, mentre risultano in crescita Discovery (+0,2) e La7 del Gruppo Cairo Communication (+0,5).

Editoria ancora in cattive acque. A dicembre 2018 la vendita di quotidiani (copie cartacee e copie digitali) è risultata di poco superiore ai 2,7 milioni di copie, in flessione dell’8% rispetto allo stesso mese del 2017. Guardando all’intero periodo considerato (dicembre 2014 – dicembre 2018), le copie giornaliere complessivamente vendute (cartacee) dai principali editori si sono ridotte del 31%, passando da 2,7 a 1,8 milioni di unità.

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