MISURA INTERNET MOBILE

Agcom: l’Internet mobile in Italia “viaggia” a 6,7 Mb al secondo

E’ quanto emerge dal secondo rapporto dell’osservatorio Misura Internet Mobile che ha testato le performance in “best technology” sulle reti 3G. A Tim medaglia d’oro per il download, mentre Vodafone è prima sul tempo di apertura delle pagine web. Dal 2015 via alle rilevazioni su 4G

Pubblicato il 29 Lug 2014

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Agcom ha pubblicato il secondo rapporto dell’osservatorio Misura Internet Mobile, con i risultati di mille test fatti in giro per l’Italia sulle reti dei quattro operatori, nelle principali città (una per regione). La velocità media rilevata è di 6,7 Megabit al secondo, su reti 3G che arrivano fino a 42 Megabit teorici, mentre ancora Agcom non ha testato quelle 4G (lo farà il prossimo anno). E’ un piccolo miglioramento rispetto ai 6,4 Megabit del precedente rapporto, datato ottobre 2013.

Stavolta è Tim l’operatore più veloce in download (testato il protocollo http), con un valore di 8,4 Megabit, mentre la volta scorsa il primato spettava a Vodafone.

In upload c’è un pari merito tra i due operatori (a 1,9 Megabit). Vodafone fa meglio per tempo di apertura di una pagina web normale (2,45 secondi, contro i 2,74 di Tim), grazie a un proprio sistema di compressione delle pagine (le quali insomma pesano di meno se aperte da dispositivi su rete Vodafone).

Tim batte di nuovo Vodafone per tempo di apertura di una pagina web https, per ritardo di trasmissione e tasso di perdita pacchetti. Su quest’ultimo valore Vodafone fa peggio di tutti (0,67 per cento, contro 0,22 per cento di Tim). H3G e Wind, in quest’ordine, seguono nella classifica degli operatori più veloci per download e upload. Il primo con valori di 5,9 e 1,5 (download e upload); il secondo con 5,1 e 1,3 Megabit.

Agcom ha voluto però puntualizzare alcuni distinguo, nel suo rapporto. Per prima cosa, il concetto di “best technology”. I test sono stati fatti con l’uso della migliore tecnologia disponibile, cioè chiavette 3G in grado di connettersi fino a 42 Megabit. Agcom ha rilevato che Tim ha un basso tasso di utenti dotati delle “migliori tecnologie”, sul totale delle sim: 5 per cento. Vodafone al contrario primeggia con il 23,4 per cento (H3G a 20,9 per cento, Wind non pervenuto). Se guardiamo invece la percentuale di traffico fatto con le “migliori tecnologie”, H3G è al primo posto e a seguire Vodafone e Tim.

Significa che la rete di Vodafone è più densa di utenti che si connettono al meglio e che quindi consumano più banda. Questo fattore potrebbe spiegare la differenza nelle prestazioni di download con Tim. I test di Agcom, insomma, non dicono che la rete di Vodafone è strutturalmente più lenta (a livello infrastrutturale) rispetto a Tim; ma che mediamente la velocità di download è inferiore, probabilmente perché c’è un maggiore affollamento di utenti affamati di banda. Per dirla con le parole di Agcom, nelle note a commento dei dati: ““Ad una minore profondità di diffusione nel mercato delle offerte in Best Technology potrebbero corrispondere prestazioni migliori per gli utenti di tale tecnologia (e quindi anche per la SIM di test), rispetto al caso in cui tale tecnologia detiene una quota più significativa del mercato. Nel primo caso infatti è più limitato il numero di utenti, con gli stessi requisiti, che accedono alle risorse che la rete rende loro disponibili e pertanto le prestazioni conseguite, mediamente, dovrebbero risultare più rilevanti del caso in cui il numero di utenti che accede alle medesime risorse condivise è più elevato”.

Un altro distinguo riguarda le sim con priorità. Agcom spiega che Tim, Vodafone e H3G, a differenza di Wind, hanno policy di gestione rete che danno priorità ad alcuni utenti (penalizzandone altri), per l’accesso alle risorse. Cioè decidono a chi dare più banda e a chi meno, in base a numerosi parametri. Agcom, nei test, ha scelto di usare sim con la priorità più alta, in nome del principio di “best technology”. “Allo scopo di emulare gli utenti in grado di utilizzare al meglio la best technology e quindi le prestazioni della rete”.

Ne deriva che la velocità media reale potrebbe essere inferiore a quella rilevata a Agcom per questi tre operatori, se il campione riflettesse l’intero parco utenti, compresi quelli senza priorità. E’ possibile prevedere, inoltre, che Wind ne risulterebbe meno penalizzata in classifica.

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