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Agcom, primarie Pd per scegliere il nuovo commissario

Oggi dalle ore 12 alle 17 i deputati voteranno a scrutinio segreto il nome da portare in Aula il 14 novembre, giorno in cui verrà nominato il successore di Dècina. Sassano in pole, ma si fanno strada anche Nicita, Zaccaria e Camiglieri

Pubblicato il 12 Nov 2013

Federica Meta

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Il pd fa le primarie per il scegliere il nuovo commissario Agcom. A quanto risulta al Corriere delle Comunicazioni, il gruppo dei democratici alla Camera voterà oggi con voto segreto dalle 12 alle 17 nella sala Berlinguer. La comunicazione dell’appuntamento è arrivata ai deputati in una e-mail firmata dal capogruppo a Montecitorio, Roberto Speranza. L’indicazione è quella di votare una personalità con alta competenza e professionalità da portare in Aula il 14 novembre, giorno in cui ci sarà la votazione in assemblea.

Maurizio Dècina aveva queste caratteristiche – dice il deputato democrat Paolo Coppola al Corriere delle Comunicazioni – e il suo successore deve averne altrettante. Nella lista dei curricula arrivati ci sono almeno dieci nomi interessanti”.

Tra i nomi più accreditati – risulta al Corriere delle Comunicazioni – Antonio Sassano, Roberto Zaccaria, Tullio Camiglieri, Antonio Nicita.

In totale sono 56 i curricula inviati alla presidenza della Camera dei Deputati tra i quali verrà scelto il successore di Maurizio Dècina. Tra i nomi spiccano quello di Antonio Sassano, attualmente presidente dell’organo di vigilanza di Open Access di Telecom Italia, e su cui il Pd starebbe puntando. Dalla sua Sassano ha una lunga storia di docente universitario nel settore delle telecomunicazioni, il fatto di essere tra i maggiori esperti in Italia sul tema delicatissimo delle frequenze, anni di collaborazione come esperto di Agcom.

In “quota rosa” i curricula di Laura Rovizzi (Ad di Open Gate Italia); Tiziana Catarci (professore ordinario di sistemi di elaborazione delle informazioni presso l’Università Sapienza di Roma); Giovanna De Minico (docente di diritto costituzionale presso l’università Federico II di Napoli). C’è anche una candidata “interna” all’Authority. Si tratta di Annalisa D’Orazio, capo di gabinetto dell’Autorità.

Tra i nomi più noti quello di Roberto Zaccaria, ex deputato Pd ed ex presidente della Rai, e Fulvio Ananasso, ex direttore Studi, Ricerca e Formazione Agcom. Altro candidato è Giuseppe Attardi, docente dell’Università di Pisa.

In lizza anche Francesco Beltrame (ex numero uno di DigitPA); Tullio Camiglieri (fondatore di Open Gate Italia); Achille de Tommaso (presidente di Anfov) e Francesco Vatalaro (professore di Telecomunicazioni all’Università di Roma Tor Vergata.

Guido Scorza, avvocato esperto di diritto della Rete, ha maturato “il convincimento di candidarmi e l’ho fatto con un’irrinunciabile riserva mentale – scrive sul suo blog – quella di invitare poi i Deputati a scegliere non me, ma uno qualsiasi tra i candidati, che non è purtroppo dato ancora conoscere, che disponga di professionalità e competenze superiori rispetto alle mie come, certamente, ce ne sono molti. In questa prospettiva, da giurista – e, dunque, contro i miei interessi da candidato – non posso che rilevare che sarebbe opportuno che l’eredità di Maurizio Décina fosse raccolta da un altro tecnico, esperto di reti e sistemi di telecomunicazione e di media digitali”.

Anche Antonio Nicita, professore di Economia Politica alla Sapienza, Università di Roma, è in lizza per la carica.

Adusbef, Federconsumatori, Movimento consumatori e Movimento Difesa del cittadino hanno presentato curriculum del giorbalista Giovanni Valentini.

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