LAVORO

Agile, allarme Fiom: “Vertenza non conclusa, urge tavolo di crisi”

Il sindacato smentisce le notizie riportate nei giorni scorsi: “In cassa integrazione ancora 800 lavoratori. Si rispetti l’accordo sottoscritto a febbraio 2012”

Pubblicato il 03 Feb 2014

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La vertenza Agile ex Eutelia non si è affatto conclusa. La Fiom smentisce categoricamente le notizie riportare dai giorni scorso dalla stampa. “La notizia ci sorprende e ci preoccupa, poiché non è così – spiega Fabrizio Potetti, responsabile per la Fiom-Cgil di Agile Eutelia – Ad oggi sono ancora in cassa integrazione circa 800 lavoratrici e lavoratori di Agile che, considerata l’età, sono ancora molto lontani dalla possibilità di andare in pensione e anche di trovare una nuova opportunità di lavoro, senza l’applicazione di tutti i punti dell’Accordo sottoscritto a febbraio 2012 dai ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, dopo diversi incontri alla Presidenza del Consiglio dei ministri”.

Secondo Potetti “considerare chiusa la vertenza significa abbandonare a se stesse queste 800 persone e, nello stesso tempo, non rispettare gli impegni assunti da parte delle istituzioni”.

“È necessaria, a questo punto, la convocazione urgente del tavolo di crisi di Agile ex Eutelia, affinché venga rispettato quanto convenuto in presenza di interlocutori così autorevoli e definire come procedere all’attivazione immediata dei punti mancanti dell’Accordo del 2012″, conclude il sindacalista.

L’accordo firmato dai sindacati e da Cloud Italia, la società che ha preso in carico il ramo tlc di Eutelia, prevedeva l’assunzione immediata di 240 lavoratori delle sedi di Milano, Arezzo, Roma e Napoli e il reintegro a scaglioni dei restanti 119 entro luglio 2014; per quest’ultimi si prevedeva appunto la cassa integrazione e corsi di formazione mirati alla riqualificazione professionale.

Lo scorso 20 dicembre è stato raggiunto un accordo che garantisce ulteriori 6 mesi di cassa integrazione in deroga ai dipendenti di Agile, ex Eutelia, a partire dal primo gennaio 2014, checonsentirà di accompagnare, senza licenziamenti, le misure a sostegno del reimpiego dei lavoratori, previste dall’accordo quadro del 3 febbraio 2012.

“Le iniziative delle lavoratrici e dei lavoratori – spiegava Potetti in quell’occasione – insieme al sostegno di numerosi parlamentari e delle istituzioni locali, hanno portato a un risultato importante che, nel corso dei prossimi mesi, cercheremo di valorizzare ulteriormente, richiedendo per tutto il 2014, così come previsto dagli accordi sottoscritti in sede istituzionale, ammortizzatori sociali e attività dedicate alla platea di lavoratori rimasti in esubero che, se ben gestite, potranno dare risultati positivi in un momento difficilissimo come quello attuale”.

“Un contributo importante per giungere all’accordo – concludeva Potetti – è venuto dal ministero dello Sviluppo economico, dai commissari straordinari di Agile e dal ministero del Lavoro. La fase finale della trattativa ha visto anche la partecipazione del sottosegretario Carlo Dell’Aringa, che ha seguito costantemente la vicenda e ha sottoscritto l’accordo a nome del Governo. Non mancheremo di stimolare ancora tutte le istituzioni sul rispetto integrale delle intese siglate, l’obiettivo della ripresa del lavoro rimane per noi fondamentale”.

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