Il ministero dello Sviluppo economico ha convocato il prossimo 11 dicembre alle ore 11 tutte le parti che hanno sottoscritto l‘intesa relativa ad Agile ex Eutelia lo scorso 23 gennaio. Lo rendono noto le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm dopo aver incontrato i vertici del dicastero di via Molise a Roma per sollecitare proprio la convocazione del nuovo appuntamento in sede ministeriale per avviare una verifica complessiva degli impegni assunti e sottoscritti da parte di tutti gli altri attori coinvolti nell’accordo in questione. A sostegno della richiesta, informa un comunicato, circa duecento lavoratori coinvolti hanno manifestato questa mattina nei pressi del ministero di Corrado Passera.
“Occorre avere risposte – spiegano i sindacati metalmeccanici- sugli ammortizzatori sociali e sugli esodati di Agile, sul percorso di attuazione dei fondi Feg, risorse necessarie che insieme a quelle delle Regioni, possono utilizzarsi per la formazione dei lavoratori e sull’emissione di bandi di gara con sistemi premianti per chi assume lavoratori da aziende fallite. A riguardo delle aziende che hanno acquisito i rami di azienda da Agile ed Eutelia, come Tbs It e Cloud Italia, è importante monitorare lo stato di avanzamento dei loro piani industriali e dei conseguenti impegni assunti”.
Le segreterie nazionali hanno anche richiesto di collegare fortemente i fondi legati all’Agenda Digitale, alla risoluzione delle vertenze aperte presso il Ministero dello Sviluppo. “La durissima vicenda delle lavoratrici e dei lavoratori di Agile ex Eutelia, può essere risolta solo con il contributo di tutti i soggetti firmatari dell’accordo del 23 gennaio scors”, concludono i sindacati.
L’intesa dello scorso gennaio coinvolti puntava a dare una prospettiva ai 1.285 adetti, da quasi tre anni in amministrazione straordinaria, e che ora dovrà essere presentato ai lavoratori. Tbs si era inoltre impegnata ad assumere 220 addetti per il primo anno con la possibilità di un numero ulteriore di assunzioni – legate ai volumi di fatturato.
Stando all’accordo la formazione per gli addetti, cofinanziata attraverso i fondi Feg, è assicurata da gran parte delle regioni in cui sono ubicate le sedi di Agile. Inoltre
per realizzare lo scivolo alla pensione per i lavoratori che hanno maturato i requisiti con i parametri ex ante della riforma approvata dicembre, le parti coinvolte nell’intesa, sia a livello centrale che territoriale, avevano convenuto di attuare un’azione di sensibilizzazione nei riguardi del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.