LA VERTENZA

Alcatel-Lucent, il 17 ottobre i sindacati in piazza

Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil annunciano: “Manifestiamo contro le scelte della multinazionale e per rivendicare investimenti e occupazione”. 10mila gli esuberi annunciati, in Italia previsto il taglio di un terzo dei lavoratori

Pubblicato il 15 Ott 2013

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“Con gli ultimi accordi sottoscritti al ministero dello Sviluppo economico, Alcatel-Lucent si era impegnata a portare nuove attività e investimenti in Italia e un piano industriale che desse prospettive ai lavoratori italiani. La presentazione a livello europeo dello ‘Shift plan’, dell’8 ottobre u.s. prevede invece per il nostro paese ulteriori 586 esuberi che si aggiungerebbero ai tagli già effettuati con i numerosi piani di riduzione precedenti.” Lo si legge in un comunicato congiunto di Fim-Cisl, Fiom-Cgil e Uilm-Uil.

“Come organizzazioni sindacali e coordinamento nazionale delle Rsu riteniamo inaccettabile il piano di esuberi che, se attuato così come annunciato, porterebbe alla dismissione progressiva di tutte le attività italiane, lasciando sul nostro territorio solamente un presidio commerciale – prosegue la nota – Su questo punto il Governo deve contrastare efficacemente il piano di Alcatel-Lucent, intervenendo fortemente per scongiurare questa ristrutturazione che, attraverso le solite ricette di delocalizzazioni e esternalizzazioni, riduce fortemente l’occupazione, e le importanti competenze professionali acquisite in questi anni”.

“La riduzione – continua il comunicato – riguarda tutti i settori, non c’è una sola funzione o settore di attività che venga potenziato. Neanche la cosiddetta R&D Growth, quella su cui l’azienda dice di voler investire: in questo settore definito ‘strategico’ verrà cancellato uno addetto su quattro. Complessivamente Alu dichiara tagli pari al 50% della R&D in Italia. Anche sulle attività di supporto, di vendita e amministrative i tagli dichiarati sono pesanti e ingiustificabili e quindi inaccettabili. Con questo ennesimo piano di ristrutturazione Alcatel-Lucent intende procedere alla cancellazione di una presenza industriale importante in un settore strategico come quello delle Tlc, con conseguenze devastanti per i lavoratori e per tutto il paese”.

“Il ministro Zanonato e il Governo lo devono sapere. Per contrastare questa decisione della multinazionale e rivendicare al contrario investimenti e occupazione di eccellenza in un settore strategico come le Tlc, Fim, Fiom, Uilm e il Coordinamento nazionale delle Rsu proclamano 8 ore di sciopero e manifestazione nazionale per il giorno 17 ottobre, con presidio a Roma in via Molise 2, sotto la sede del ministero dello Sviluppo economico. Il presidio – ricordano dai sindacati – si terrà dalle ore 11 in poi, in concomitanza con gli incontri che si terranno in sede istituzionale”.

“Il Governo – conclude la nota – deve intervenire ai massimi livelli per scongiurare il disimpegno della multinazionale dal nostro paese, è quindi assolutamente necessario che di questa vertenza se ne faccia carico, intervenendo con decisione, facendo modificare le scelte della multinazionale e portandola a investire in Italia, proponendo ipotesi di contesto industriale e di investimento che siano in grado di modificare le scelte aziendali”.

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