CONCORRENZA

America Movil, l’allarme di Bernstein: “In tre anni perderà 1 mld di profitti”

La riforma del mercato messicano delle tlc che impone il network sharing e il controllo dei prezzi è un danno per il colosso di Slim. Ma le nuove regole potrebbero facilitare l’ingresso della compagnia nella Tv over-the-air

Pubblicato il 13 Mar 2014

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America Movil, il colosso delle telecomunicazioni sud-americano di proprietà del miliardario Carlos Slim, perderà un miliardo di dollari in profitti nel giro di tre anni a causa delle nuove regole che stanno entrando in vigore sul suo mercato interno, il Messico. Il calcolo arriva dagli analisti di Sanford C. Bernstein e di Banco Itau, ed è l’effetto diretto della riforma del mercato telecom varata dal presidente messicano che cerca di contrastare i monopoli e favorire la libera concorrenza.

La scorsa settimana il governo messicano ha infatti ordinato ad America Movil di condividere parte delle sue reti fisse e mobili con altri operatori, intaccando il vantaggio competitivo di cui il colosso di Slim ha goduto per denni. Il regolatore del mercato delle telecomunicazioni messicano imporrà anche un controllo sui prezzi che America Movil fa pagare agli altri operatori per l’uso delle sue infrastrutture ed abolirà le tariffe di roaming nazionali. Si tratta di misure mai applicate prima in Messico.

Come conseguenza, gli utili di America Movil in Messico, il suo mercato principale, caleranno del 15% nei prossimi tre anni, stima Robin Bienenstock, analista di Bernstein. L’azienda ha registrato un Ebitda di 9,3 miliardi di dollari l’anno scorso in Messico.

“Queste nuove regole per il mercato telecom segnano una svolta storica: erano attese da molto tempo”, commenta Miguel Flores Bernes, avvocato ed ex membro dell’antitrust messicano. “Stimoleranno la concorrenza sul mercato”:

Le azioni di America Movil hanno perso il 28% del loro valore dal picco di maggio 2012 in parte proprio per l’atteso effetto di questa normativa. Il gruppo di Slim ha già detto che esaminerà le nuove regole per capire se può intraprendere delle azioni di contrasto a livello legale o di altra natura.

Il presidente messicano Enrique Pena Nieto è però deciso a portare avanti la riforma del mercato telecom, dove America Movil è stata definita operatore “dominante”, con otto clienti mobili su dieci e l’80% delle linee fisse. Dalla revisione del settore telecom firmata da Pena Nieto è nato il nuovo regolatore Instituto Federal de Telecomunicaciones, o Ifetel, che ha molti più poteri della precedente agenzia, compreso quello di sanzionare con multe le aziende ritenute dominanti.

Secondo Gregorio Tomassi, analista di Itau, le nuove regole restringeranno i margini di profitto di America Movil, in termini di Ebitda, al 36,9% nel 2016, contro il 43,9% dell’anno scorso.

“La concorrenza si farà più intensa, anche da parte degli operatori low-cost, e si innescherà una guerra sui prezzi”, aggiunge Gabriel Vigueras, senior analyst di Moody’s Investors Service a Città del Messico. “Vedremo effetti di lungo termine non solo sulle revenues ma sui margini”.

Il quadro non è però tutto nero per il gruppo di Slim: le modifiche alla normativa potrebbero aprire delle opportunità per America Movil. La sua rivale Grupo Televisa, che fornisce servizi Internet e telefonia su cavo, è stata ugualmente definita dominante la scorsa settimana sul mercato della Tv broadcast, dove raccoglie il 70% degli spettatori. L’Ifetel ha approvato un’asta per due reti Tv over-the-air, che si concluderà entro la fine di marzo 2015, e Slim potrebbe entrare su questo mercato. Televisa intanto, come fanno notare gli analisti di Monex, potrebbe crescere più lentamente perché perderebbe parte della sua audience e dello share di mercato sul segmento over-the-air.

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