UNIONE EUROPEA

Antitrust Ue, dal 1° luglio più facili gli aiuti di Stato per la banda larga

La Commissione europea estende alle imprese le esenzioni dall’obbligo di notifica per il sostegno degli Stati membri. Nella “lista” anche i cluster innovativi e i progetti di innovazione organizzativa

Pubblicato il 21 Mag 2014

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La Commissione europea ha esteso il campo di applicazione delle esenzioni dall’obbligo di notifica per gli aiuti di Stato concessi alle imprese inserendo nellea “lista” anche i cluster di innovazione, la banda larga, e i progetti organizzatvi di innovazione.

Dal primo luglio -a nche in questi due settori – gli Stati potranno concedere più sostegni pubblici per somme più elevate senza dover chiedere il via libera di Bruxelles. Inoltre l’Antitrust ha introdotto nuovi requisiti di trasparenza per cui per ogni aiuto superiore a mezzo miliardo di euro deve essere pubblicata l’identità del beneficiario, l’ammontare dell’aiuto, l’obiettivo e la base giuridica.

Finora erano esentati dalla notifica degli aiuti circa il 60% delle misure e poco più del 30% del totale degli aiuti pubblici concessi in un anno nella Ue. Sulla base dei dati 2012, Bruxelles stima che circa tre quarti degli aiuti di Stato e due terzi del valore totale saranno esentati con le nuove regole.

Dal primo luglio sarà elevata la soglia per gli aiuti per la ricerca fondamentale da 20 a 40 milioni, per la ricerca industriale da 10 a 20, per lo sviluppo sperimentale da 7,5 a 15 milioni ,per i progetti R&S-Eureka un incremento del 50% , per le infrastrutture 20 milioni (da nulla), per i cluster di innovazione 7,5 milioni (da nulla), per i progetti organizzatvi di innovazione 7,5 milioni (da nulla), per le pmi 5 milioni per progetto (prima c’erano diverse condizioni per ogni categoria).

L’applicazione delle regole è stata ampliata a favore delle infrastrutture locali, della banda larga, delle infrastrutture energetiche nei poli di innovazione, d ricerca, dei fondi regionali di sviluppo urbano, della cultura e delle conservazione del patrimonio, delle opere audiovisive, delle infrastrutture sportive e ricreative, degli aiuti per rimediare ai danni delle calamità naturali.

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