DATI FINANZIARI

Apple: trimestrale record, ma il mercato boccia i conti

Nel primo trimestre Cupertino registra ricavi a 54,5 miliardi (+18%). Utili a 13,1 miliardi. Ma per gli analisti le prospettive di crescita restano incerte: pesa la concorrenza di Samsung

Pubblicato il 24 Gen 2013

Federica Meta

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Apple delude le attese degli analisti, nonostante i numeri record registrati nel primo trimestre grazie al lancio dell’iPhone 5, l’iPad mini e un Mac. La delusione del mercato ha portato Cupertino a a perdere oltre il 10% nell’after-hours. Il timore è che il dominio incontrastato del gruppo – che aveva abituato gli esperti a superare anche le aspettative piu’ esigenti – stia per finire, con rivali come Samsung Electronics che guadagnano sempre più terreno e costi di produzione in salita.

Entrando nel dettaglio, nel primo trimestre fiscale del 2013 terminato lo scorso 29 dicembre e lungo 13 settimane, Apple ha registrato un doppio record, quello sugli utili netti e sui ricavi. Sul primo fronte, sono stati registrati 13,1 miliardi di dollari, pari a 13,81 dollari per azione. Nello stesso periodo dell’anno prima, lungo però 14 settimane, Apple aveva messo a segno utili per 13,06 dollari per azione. Il risultato ha saputo battere le attese del mercato, ferme a 13,48-13,58 dollari.

Per quanto riguarda i ricavi, Apple è arrivata a quota 54,5 miliardi di dollari contro quota 46,3 miliardi dello stesso periodo del 2011 (+18%). La cifra attesa dagli analisti era a 55 miliardi di dollari. In media, ogni settimana il gruppo ha in pratica visto ricavi per 4,2 miliardi contro i 3,3 miliardi dell’anno prima. Per il secondo trimestre Apple prevede un fatturato inferiore alle stime del mercato.

In termini di prodotto, anche i numeri record delle vendite dei dispositivi di Apple non hanno centrato le stime. Nel trimestre Apple ha venduto una cifra mai raggiunta prima di 47,8 milioni di iPhone contro i 37,04 milioni dell’anno prima ma gli analisti si aspettavano una cifra compresa tra i 48 e i 50 milioni di pezzi. Quella dell’iPhone è la categoria di prodotto con il maggiore peso per il gruppo in termini di ricavi e utili e, dunque, quella che preoccupa di piu’ gli esperti, che temono un rallentamento nell’espansione della quota nel mercato globale degli smartphone. Numeri senza precedenti anche per l’iPad: 22,9 milioni di unità distribuite contro la quota di 15,43 milioni dello stesso periodo del 2011. Il risultato si colloca nella parte bassa delle stime degli esperti, che andavano dai 22 milioni ai 23 milioni di iPad.

Quanto ai Mac, le vendite sono calate su base annuale a 4,1 milioni di pezzi da 5,2 milioni. In questo caso il mercato è stato completamente deluso, visto che si aspettava quota 5 milioni. A questo proposito il direttore finanziario di Apple, Peter Oppenheimer, ha citato, durante la conference call, “costrizioni sostanziali” nella produzione di nuovi modelli mentre il ceo, Tim Cook, ha parlato di una debolezza generalizzata del mercato dei Pc e della cannibalizzazione dovuta all’iPad, usato di fatto come un computer portatile.
Meno consumatori vogliono inoltre l‘iPod: nel periodo ne sono stati venduti 12,7 milioni contro i 15,4 milioni del primo trimestre fiscale del 2012. Nel trimestre, sono state scaricate dall’App Store oltre due miliardi di app.

A poco sono valse le parole entusiaste del numero uno del gruppo e successore dell’icona Steve Jobs. Cook ha detto di essere “elettrizzato da ricavi record oltre i 54 miliardi e da vendite per oltre 75 milioni di dispositivi (con sistema operativo) iOS in un solo trimestre”. Il direttore finanziario ha poi commentato la generazione di cassa nel periodo: “siamo compiaciuti dall’avere generato oltre 23 miliardi di dollari in cash flow”.

Non solo Apple non ha superato la prova del mercato per il primo trimestre fiscale dell’anno 2013, non ce l’ha fatta nemmeno con le stime per quello in corso – fatto che non sorprende più di tanto dato che il gruppo da’ generalmente previsioni conservative. In termini di ricavi, il gruppo conta di raggiungere una quota compresa tra 41 miliardi e 43 miliardi di dollari contro attese degli analisti per 45,5 miliardi di dollari.
L’ennesima delusione degli esperti deriva dal fatto che Apple non ha fornito alcuna indicazione in termini di profitti, fatto considerato inusuale. Per il periodo gennaio-marzo gli analisti si aspettano quota 11,87 dollari per azione.
E’ passato inosservato il fatto che il gruppo abbia deciso di premiare i suoi azionisti con un dividendo in contanti da 2,65 dollari per azione (assente invece nel periodo terminato il 31 dicembre 2011).

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