At&t, profitti in crescita del 26%. Ma l’iPhone perde colpi

Rallenta la corsa dei nuovi utenti del melafonino di cui l’azienda detiene la vendita in esclusiva

Pubblicato il 23 Lug 2010

placeholder

Aumentano del 26% i profitti di At&t che pubblica i risultati
finanziari del secondo trimestre chiuso il 30 giugno. I ricavi
consolidati sono pari a 30,8 miliardi di dollari, in crescita di
194 milioni di dollari (+0,6%) rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente. Il dato risulta in crescita di 278
milioni di euro (+0,9%) dal primo trimestre del 2010. L'utile
netto attribuibile ad AT&T è risultato pari a 4 miliardi di
dollari (0,68 dollari ad azione), in crescita del 25,9%.

Escluso il guadagno dallo scambio delle quote di Telmex
Internacional con quelle di América Móvil gli utili sono
cresciuti del 13% a quota 0,61 dollari ad azione. Tale risultato va
confrontato con quello del precedente anno pari a 3,2 miliardi
(0,54 dollari per azione).

La performance positiva, osservano gli analisti, è stata trainata
dalla politica di riduzione di costi e dall’effetto iPhone che
l’operatore texano ha ancora in esclusiva negli Usa. Ma, come
sottolinea il Wall Street Journal, la crescita del numero di nuovi
utenti sta comunque tendendo a rallentare. Un problema avvertito un
po’ ovunque dagli operatori nazionali che trovano difficoltà a
mantenere alto il numero di nuovi sottoscrittori di iPhone data la
tendenza dei consumatori a rivolgersi sempre più al mercato delle
prepagate. La crescita degli abbonamenti, che aveva visto un
clamoroso declino nel primo trimestre dello scorso anno, continua a
essere debole mettendo in luce la diminuzione di chance offerte
all’industria wireless. Tuttavia l’iPhone di Apple continua a
essere il maggiore driver della crescita dell’azienda. Nel
secondo trimestre sono stati attivati 3,2 milioni di iPhones anche
se i nuovi clienti sono meno rispetto al passato.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

Articolo 1 di 3