MERCATI

At&t registra aumento dell’Arpu mentre in Europa le telco soffrono

Prezzi al rialzo sul fronte mobile e fisso. Per la fibra offerte da 55 a 180 dollari al mese (Iva esclusa). Il colosso americano chiude il trimestre col segno più nonostante la cessione di WarnerMedia. E continua a spingere gli investimenti nel 5G e nella rete fissa a banda ultralarga

Pubblicato il 21 Ott 2022

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Ricavi a +3,1% nel terzo trimestre grazie alla forte crescita dei clienti e agli aumenti dei prezzi nel settore della telefonia mobile nonché all’espansione della copertura della banda larga in fibra. Il colosso delle Tlc americane AT&T ha chiuso il terzo trimestre al rialzo e diversamente da quanto registrato dalle telco europee cresce l’Arpu alias il guadagno medio per utente grazie a una politica di prezzi al rialzo mentre in Europa e soprattutto in Italia resta forte la guerra dei prezzi.

I risultati del trimestre

Nonostante i risultati del trimestre riflettano la cessione della divisione WarnerMedia a Discovery che ha causato una diminuzione del fatturato del terzo trimestre di poco più del 4% rispetto all’anno precedente, passando da 31,3 a 30 miliardi di dollari AT&T riferisce che la sua attività “standalone” (non video) ha aumentato i ricavi di oltre il 3% rispetto all’anno precedente: risultato attribuito alla crescita dei ricavi della telefonia mobilità (+6% a 20,3 miliardi di dollari) e del fisso (+1,4% a 3,2 miliardi di dollari).

Il business mobile

Sul fronte mobile i ricavi sono aumentati del 6% rispetto all’anno precedente, raggiungendo i 20,3 miliardi di dollari, grazie all’incremento dei ricavi da servizi e apparecchiature. I ricavi da servizi ammontano a 15,3 miliardi di dollari, con un aumento del 5,6% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto alla crescita degli abbonati e dell’Arpu postpagato. I ricavi da apparecchiature sono stati pari a 4,9 miliardi di dollari, con un aumento del 7,2% rispetto all’anno precedente, grazie all’aumento delle vendite e del mix di smartphone di prezzo più elevato.

“Stiamo investendo a livelli record per migliorare la nostra connettività 5G e in fibra e per offrire la migliore esperienza disponibile sul mercato – commenta John Stankey -. I risultati dimostrano che la nostra strategia sta pagando: continuiamo a registrare una crescita degli abbonati e ci avviciniamo a 1 milione di nuovi utenti AT&T Fiber”.

La fibra di At&T: offerte da 55 a 180 dollari al mese (Iva esclusa)

I ricavi del business fisso ammontano a 3,2 miliardi di dollari, con un aumento dell’1,4% rispetto all’anno precedente, grazie agli incrementi nella banda larga che hanno più che compensato i cali nei servizi voce e dati tradizionali e in altri servizi. I ricavi della banda larga sono aumentati del 6,1% grazie a una crescita della fibra di oltre il 30%, in parte compensata da cali dei ricavi non legati alla fibra di circa il 12%.

Da un minimo di 55 dollari al mese (Iva esclusa) per l’offerta con velocità a 300 Mbps salendo a 80 dollari per 1 Giga fino a 180 dollari per 5 Giga (qui i piani tariffari della telco).

Ci aspettiamo di ottenere una crescita dei ricavi dei servizi wireless nella fascia alta del 4,5%-5% – annuncia il ceo -. Rimaniamo fiduciosi nella nostra capacità di raggiungere, o superare, tutti i nostri impegni finanziari per l’anno, continuando a investire per offrire ai nostri clienti i migliori servizi del settore”.

A proposito di fibra AT&T sta lavorando alla creazione di una joint venture per espandere l’infrastruttura: Morgan Stanley la società selezionata per individuare partner infrastrutturale che possa contribuire ad alimentare un progetto valutato fra i 10 e i 15 miliardi di dollari.

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