MERGER & ACQUISITION

At&t: “Troppi cavilli, Europa non ci interessa”

Il Cfo John Stephens: “La situazione è cambiata e le questioni regolatorie rallentano le iniziative”. Per intavolare trattative con Vodafone occorrerebbe aspettare l’estate e dovrebbe essere la britannica ad avviare l’operazione. L’americana si “spazientisce” e propende sempre più per il dietrofront

Pubblicato il 12 Mar 2014

Patrizia Licata

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Il mercato telecom europeo si fa meno interessante per l’operatore americano At&t, che solo pochi mesi fa sembrava intenzionata a studiare le opportunità sul Vecchio Continente, alla ricerca di possibili acquisizioni. Oggi la telco a stelle e strisce ha indicato che potrebbe perdere interesse in un accordo sul mercato mobile europeo se non riuscirà a chiudere un deal in tempi brevi.

Il chief financial officer John Stephens, parlando a una conferenza di investitori, ha detto che la “finestra di opportunità” per chiudere un accordo in Europa “si sta chiudendo”. Sono dichiarazioni in linea con quanto già indicato la scorsa settimana dal chief executive officer di At&t Randall Stephenson.

At&t negli ultimi tempi ha esplorato la possibilità di presentare un’offerta per il gruppo Vodafone, secondo fonti vicine alle due telco riprese dal Dow Jones. Ma a quanto pare l’americana non potrà intavolare trattative con la telco britannica prima dell’estate, a causa di alcuni tecnicismi nelle procedure regolatorie. I negoziati potrebbero iniziare prima solo se a farli partire fosse Vodafone anziché At&t.

I due top executive americani hanno parlato entrambi dei progressi compiuti in Europa dalle implementazioni delle nuove reti di banda ultra-larga, un’evoluzione su cui At&t sperava di poter fare leva.

Ma forse At&t perde interesse nell’Europa perché ha più grattacapi sul suo mercato interno. Negli Stati Uniti deve vedersela infatti con l’intensificarsi della concorrenza: Comcast e Time Warner Cable si sono accordate per fondersi, dando vita a un colosso che costituirà un temibile rivale per la telco sia nei servizi di banda larga che in quelli di pay-tv.

Intanto in Europa Vodafone sta vestendo gli abiti più del compratore che del target di acquisizione: al momento sta studiando un’offerta per Ono in Spagna e in generale sembra molto interessata a operatori del cavo.

Stephens ha detto che At&t vede ancora opportunità in Europa, ma che la siutazione oggi è diversa rispetto a qualche mese fa.

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