Australia, privatizzazione della Ngn solo dopo il roll out

Il governo si impegna a cedere le infrastrutture dopo il loro completamento a patto che siano garantite le giuste condizioni di mercato. Servirà l’ok del Parlamento e della Productivity Commission

Pubblicato il 23 Nov 2010

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Il governo Laborista australiano ha confermato il proprio impegno a
privatizzare la rete nazionale per Internet ultraveloce dopo che
sarà stata costruita e resa pienamente attiva.

La rete nazionale in fibra che il governo australiano ha messo in
cantiere costerà 43 miliardi di dollari australiani e coprirà il
93% delle abitazioni del Paese. Per gestirla verrà creato un nuovo
operatore di proprietà dello Stato, la Nbn Co. Il ministro del
Broadband, comunicazioni e economia digitale Stephen Conroy ha
assicurato che il governo venderà la sua quota della Nbn, ma
quando le condizioni di mercato saranno favorevoli e tenuto conto
delle questioni relative alla sicurezza. Inoltre, lo Stato sarà
“memore delle lezioni apprese” con la privatizzazione di
Telstra (sotto un precedente governo conservatore), che ha finito
col creare un colosso delle telecomunicazioni contro il quale le
altre aziende hanno difficoltà a competere.

La vendita sarà ancora soggetta all’approvazione del Parlamento
e dell’autorità nazionale che vigila sulla produttività
(Productivity Commission), ha continuato Conroy. “Il governo
vuole evitare di ripetere gli errori commessi con la
privatizzazione di Telstra, incluso l’aumento dei prezzi nelle
regioni interne dell’Australia”, ha sottolineato il
ministro.

Il quadro normativo entro cui si muoverà la Nbn (National
broadband network) sarà sottoposto al Parlamento questa settimana
col nome di "National Broadband Network Companies Bill
2010"; Conroy ha detto che si tratta di una legge cruciale per
assicurare che la Nbn operi come rete ad accesso aperto, puramente
wholesale e capace di incentivare la concorrenza a livello retail
per i consumatori australiani. Secondo Conroy, la Nbn introdurrà
vera concorrenza sul mercato delle telecomunicazioni dando agli
utenti maggiore scelta di servizi e abbassando i prezzi al consumo,
nelle città come in campagna.

L’annuncio del governo arriva dopo che l'influente Partito
dei Verdi ha raggiunto un accordo con l’esecutivo in base al
quale i Verdi sosterranno la legge che difende la libera
concorrenza sulla nuova rete in fibra, limitando i poteri
dell’incumbent Telstra, mentre il governo ha promesso che il
nuovo operatore di rete Nbc non sarà privatizzato senza
l’approvazione del Parlamento.

Il Senato australiano deve anche discutere questa settimana una
legge separata sulla concorrenza a sostegno di un accordo non
vincolante da 11 miliardi di dollari australiani con Telstra per
aiutare a costruire il network, come promesso in campagna
elettorale dal governo di centro-sinistra del primo ministro Julia
Gillard.
 La legge, come riportato dal Corriere delle
comunicazioni, è stata già approvata dalla Camera la scorsa
settimana e esige da parte di Telstra una separazione strutturale
della rete (retail e all'ingrosso).

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