Il nuovo governo ha il doppio problema di ridurre il debito e
rilanciare la crescita. Lo stesso professor Monti, lo scorso luglio
sul Corriere della Sera indicava come i due elementi non fossero
disgiunti e scriveva “pressante è il compito di sviluppare una
visione su come l’Italia possa conquistare più competitività,
più crescita, più equità”. Era urgente cinque mesi fa, lo è a
maggior ragione oggi. Il settore Ict può contribuire sia a ridurre
la spesa che a crescere; l’importante è agire concretamente.
1- Infrastrutture digitali: fondamentali per raggiungere gli
obiettivi dell’Agenda Digitale già all’attenzione del Governo,
non solo sono necessarie per la modernizzazione del Paese, ma anche
per sostenere l’occupazione del settore, anche nel campo dei
servizi. Con le nuove tecnologie fisse e mobili è oggi possibile
un mix di opzioni più ampio (fibra, wireless broadband, rame
ultra-veloce) e meno costoso per lo sviluppo di reti di nuova
generazione. È importante che il nuovo governo riduca le barriere
agli investimenti, semplifichi e velocizzi le procedure
amministrative e agevoli questo processo anche con incentivi
fiscali.
Questo va fatto ora, ma se vogliamo salvaguardare il settore e i
posti di lavoro nel tempo, è necessario sostenere la capacità di
fare sistema e di creare know how di livello internazionale,
valorizzando anche la collaborazione tra aziende e università
italiane.
2- Digitalizzazione dei servizi: accelerare e allargare
l’adozione delle pratiche e dei servizi digitali riduce la spesa
e stimola innovazione e competitività delle imprese italiane sul
mercato globale, anche sfruttando le opportunità offerte dal
rapido sviluppo di piattaforme di cloud computing performanti e
sicure.
3- Smart Cities: a complemento delle prime due proposte, riteniamo
importante che l’azione di governo stimoli (con progetti
concreti), favorisca (semplificando le normative), agevoli
(incentivando fiscalmente) lo sviluppo di piattaforme e servizi che
rendano le nostre città più intelligenti, sostenibili e vivibili.
L’integrazione intersettoriale ben indirizzata tra Ict e settori
del trasporto, dell’energia, della sicurezza, contribuirà a
raggiungere gli obiettivi di minor spesa e maggior sviluppo
fondamentali per il futuro del nostro Paese.