INVESTIMENTI

Banda larga per tutti i cinesi: via al maxi piano da 327 miliardi di $

L’obiettivo di Pechino è raggiungere la copertura nazionale entro il 2020. Ma già entro il 2015 si punta al 50% di cablaggio delle abitazioni e ad estendere la rete mobile al 32,5% della popolazione

Pubblicato il 20 Set 2013

Paolo Anastasio

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La Cina accelera sul broadband. Il Governo ha reso noto che intende raggiungere la copertura nazionale a banda larga entro il 2020 e per fare ciò è pronta a mettere sul tavolo un mega investimento di 2 trilioni di yuan, pari a 327 miliardi di dollari per la realizzazione dell’infrastruttura di rete necessaria. Lo rende noto la Reuters, citando un’intervista rilasciata da Shang Bing, viceministro dell’Industria e dell’Informazione tecnologica, pubblicata sul sito ufficiale del governo cinese.

La copertura avverrà per step successivi. Una prima tappa, prevede il raggiungimento entro quest’anno del 40% delle case con rete fissa e del 25% della popolazione con reti 4G e 3G.

Entro il 2015, la Cina vuole raggiungere il target del 50% di copertura delle case con rete fissa ed estendere la rete mobile al 32,5% della popolazione. Entro due anni, Pechino ha l’obiettivo di raggiungere tutti gli abitanti delle grandi città con connessioni comprese fra 20 e 100 mbps, mentre le aree rurali saranno raggiunte da infrastrutture con capacità fino a 4 mpbs.

“La strategia per la banda larga in Cina farà crescere il numero di abitanti che possono fruire di reti 3G e Lte a quota 1,2 miliardi entro il 2020, quattro volte tanto rispetto ai numeri attuali”, ha detto Shang.

Nel primo semestre del 2013, la velocità media di download in Cina è stata pari a 2,93 mbps, secondo stime della società di ricerca Broadband Development Alliance. In confronto, la velocità media di download registrata nel Regno Unito, uno dei paesi più avanzati da punto di vista della banda larga, è stata di 14,7 mbps secondo dati diffusi dall’Ofcom.
L’accelerazione di Pechino sull’implementazione delle reti a banda larga è manna dal cielo per Huawei e Zte, ma anche per i player europei Ericsson, Alcatel Lucent e Nsn.

Tutte le abitazioni di nuova costruzione nella Repubblica Popolare Cinese, se situate in città o zone dove è disponibile una rete di telefonia in fibra ottica, dovranno essere dotate di connessioni a questa rete. Lo ha stabilito il ministero dell’Industria e dell’Informazione tecnologica, specificando che le nuove regole sono entrate in vigore a partire dal primo aprile 2013.

Sempre in base alla normativa, ogni nuova abitazione dovrà garantire uguali connessioni alle diverse compagnie telefoniche in modo che i clienti possano scegliere liberamente il servizio che desiderano.

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