BANDA ULTRALARGA MOBILE

6G, avanti tutta sugli standard per lo sviluppo di use case

La Ngmn Alliance pubblica le linee guida per lo sviluppo dei sistemi di comunicazione al 2030. Identificati nuovi approcci che riguardano l’inclusione digitale, l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e la distribuzione flessibile

Pubblicato il 14 Feb 2023

banda larga, fibra, internet

Sul 6G è importante proseguire nella standardizzazione e concentrare gli sforzi dell’industria sui casi d’uso. Questo l’obiettivo con cui la Ngmn Alliance ha pubblicato il suo nuovo documento sul 6G, “6G Requirements and design considerations” (SCARICA QUI IL REPORT COMPLETO), in cui definisce diversi requisiti architetturali considerati importanti per il 6G.

Fornendo questa guida al settore Ngmn punta a svolgere un ruolo di primo piano nell’evitare la frammentazione dei futuri standard 6G e nel raggiungimento di implementazioni e servizi a prezzi accessibili e di valore per gli utenti finali.

Nel suo report l’Ngmn ha identificato nuovi approcci che coprono l’inclusione digitale, l’efficienza energetica, la sostenibilità ambientale e l’implementazione flessibile

La pubblicazione offre una guida e un contributo alle organizzazioni di sviluppo degli standard (Sdo) che lavorano per la realizzazione dei nuovi sistemi di comunicazione per il 2030 e oltre, attualmente in fase di sviluppo da Itu-R.

Quattro use case per il 6G

Il documento dell’Ngmn parte dalla consapevolezza che ci sarà un’evoluzione verso il 6G senza distinzione tra tecnologie interamente nuove 6G, evoluzioni del 5G o una combinazione di entrambe.

I nuovi approcci identificati riguardano quattro macro-aree: inclusione digitale, efficienza energetica, sostenibilità ambientale e implementazione flessibile. Vengono discusse qualitativamente le potenziali nuove capacità dei relativi casi d’uso e vengono analizzati i nuovi paradigmi per affrontare la crescita del traffico e le esigenze di capacità, ridurre al minimo la complessità e fornire alternative alla densificazione.

Luke Ibbetson, direttore Group R&D di Vodafone e membro del consiglio di amministrazione dell’Ngmn, ha affermato che il documento pubblicato dall’alleanza con i requisiti del 6G riflette la necessità di fornire risultati in linea con quanto chiedono i clienti, nonché di massimizzare l’uso efficiente delle risorse e garantire l’implementazione pratica delle reti software-driven.

Come organizzazione globale che riflette l’ecosistema mobile, “Siamo ben posizionati nel presentare i requisiti 6G e le considerazioni di progettazione agli Sdo e all’industria”, ha dichiarato Anita Döhler, ceo della Ngmn. “Il nostro obiettivo è guidare e sostenere l’industria mobile nel raggiungimento di uno standard 6G globale. Con già oltre 50 aziende che partecipano a questo progetto specifico oggi, non vediamo l’ora di guidare l’allineamento del settore intorno a un’architettura 6G comune”.

Al lavoro sulla banda ultralarga mobile

La Ngmn lavora già da tempo sulle linee guida e i requisiti per lo standard mobile di sesta generazione secondo il punto di vista degli operatori mobili. Nel 2021 ha pubblicato lo studio “6G Drivers and vision”, mentre nel 2022 ha realizzato “6G Use cases and analysis”. La nuova pubblicazione “6G Requirements and design considerations” segna il prossimo passo verso una comprensione più profonda dell’architettura 6G.

La collaborazione è la chiave per guidare gli sviluppi più importanti del settore che coincidono con i pilastri strategici della Ngmn presentati nel 2021: Green future networks, Operating disaggregated networks e 6G. Come sempre la Alliance ha invitato tutte gli attori dell’ecosistema a unirsi al lavoro di definizione dell’architettura e dei casi d’uso del 6G.

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