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Anie, Piergiovanni: “Azioni urgenti per salvare il piano Italia a 1 Giga”

Il Presidente del Gruppo System Integrator Reti di Tlc dell’associazione di Confindustria accende i riflettori sul rischio impasse. Necessario intervenire sulle timeline del Pnrr e sulle condizioni dei bandi già assegnati. Determinante anche una revisione della logica dei flussi migratori per reperire manodopera. E servono finanziamenti a fondo perduto per l’acquisto di mezzi e attrezzature

Pubblicato il 14 Dic 2022

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Sette proposte per evitare l’impasse sul fronte banda ultralarga. In occasione di Telco per l’Italia, Luigi Piergiovanni, Presidente del Gruppo System Integrator Reti di Tlc di Anie, nel fare il punto sui costi crescenti e sul nodo manodopera, ha indicato le azioni necessarie per venirne a capo. (QUI LA PRESENTAZIONE DI PIERGIOVANNI).

Pnrr, da rivedere milestone e condizioni bandi

In primis bisognerà rivedere le milestone del Pnrr – ha spiegato Piergiovanni – ma anche intervenire su alcuni parametri dei bandi in corso d’opera. Fra le urgenze anche la revisione della logica dei flussi migratori per attrarre manodopera dall’estero nonché finanziamenti a fondo perduto per l’acquisto di mezzi e attrezzature necessari per la realizzazione delle nuove reti.

“Assistiamo al rincaro materiali e alla crescita dei tassi di interesse, ciò scoraggia gli investimenti proprio nel momento in cui è necessario un cambio di passo”, allerta Piergiovanni. “Il 40% della manodopera necessaria è relativa ad attività di tipo civile con una effettiva e strutturale difficoltà di reperimento sul mercato nazionale. Il sistema sta lavorando in una logica di upskilling e di crescita delle competenze, così come tutti gli interventi di sostegno fatti ad oggi”, ha detto Piergiovanni aggiungendo che “i tempi di approvvigionamenti degli automezzi e quelli necessari per la formazione delle risorse sono nettamente superiori rispetto alle attività di giunzione e collaudo, dove fino ad oggi si è lavorato”. E ancora: “Le attività massive civili non hanno un andamento lineare e sarà necessario definire le corrette politiche di outplacement dei lavoratori”.

Le 7 proposte del Gruppo Tlc di Anie

  • Revisione delle Milestone Pnrr e delle penali ad esse connesse per definire una diversa temporizzazione dei lavori
  • Definire le modalità di intervento per la modifica di bandi in corso d’opera con il fine di ridurre l’impegno finanziario in capitale circolante: garanzia di accesso all’anticipo sui pagamenti in ambito contratti pubblici anche se non direttamente assegnatari, semplificazione dei meccanismi e dei relativi tempi di fatturazione, riduzione dei termini di pagamento e accesso a forme di smobilizzo dei crediti a condizioni agevolate
  • Possibilità di rivedere la logica dei flussi migratori per i contratti Tlc e metalmeccanici, con finanziamenti a fondo perduto per l’accoglienza, la formazione e la “messa al lavoro” di risorse mediamente non formate e non produttive.
  • Ristori per far fronte ai rincari subiti dalla filiera e indicizzazione dei contratti per tenere conto della volatilità dei mercati
  • Finanziamenti a fondo perduto per l’acquisto dei mezzi e attrezzature necessarie alla realizzazione delle nuove reti ultrabroadband e per la formazione del personale neo-assunto
  • Deroga al regime Iva di Split Payment o Reverse Charge per la fatturazione dei lavori di realizzazione ultrabroadband e abbattimento dell’aliquota Ires/Irap
  • Definizione chiara delle politiche di Outplacement post 2026

Le regioni più a rischio sul piani per la banda ultralarga

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