LA DECISIONE AGCOM

Banda larga, a tutti gli italiani dovranno essere garantiti 20 Mbps in download

L’accesso a Internet servizio universale a garanzia dei cittadini, affinché non ci siano diseguaglianze sociali ed economiche. La disponibilità dovrà essere assicurata da almeno un operatore sull’intero territorio nazionale

Pubblicato il 14 Dic 2023

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20 Mb al secondo in dowdload: questa la velocità nominale fissata da Agcom che dovrà essere garantita a tutti i cittadini sulle reti fisse e che dovrà essere resa disponibile su tutto il territorio nazionale da almeno un operatore di Tlc in linea con le disposizioni del Codice delle Comunicazioni elettroniche in materia di servizio universale di accesso a Internet.

Il mercato italiano

“La velocità di connessione è stata definita tenendo conto delle circostanze nazionali, dei requisiti di qualità e dei requisiti tecnici necessari per supportare l’insieme minimo di servizi elencati all’Allegato 5 al Codice, tra cui servizi di base dell’amministrazione digitale, e-commerce, social media e servizi di videochiamata”, spiega Agcom in una nota puntualizzando che si tratta di un parametro necessario per la partecipazione sociale ed economica di tutti i cittadini alla società.

Misure a garanzia dei prezzi al dettaglio

L’Autorità annuncia che vigilerà sull’evoluzione e sul livello dei prezzi al dettaglio dei servizi (di cui all’articolo 94, comma 1) praticati sul mercato, in particolare in relazione ai prezzi nazionali e ai redditi dei consumatori. L’Autorità adotterà, pertanto, misure per garantire l’accessibilità dei prezzi al dettaglio del servizio universale ai consumatori a basso reddito o con esigenze sociali particolari, (ai sensi dell’articolo 95, comma 2, del Codice).

Trasparenza e non discriminazione

L’Autorità provvederà, inoltre, affinché le condizioni alle quali le imprese forniscono le opzioni o formule  ( cui all’articolo 95, comma 2), siano pienamente trasparenti e siano pubblicate ed applicate nel rispetto del principio di non discriminazione (come disposto dall’articolo 95, comma 3, del Codice).

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