IL CONNECTIVITY PACKAGE

Banda ultralarga, Breton: “Nessuna guerra Telco-Ott”

Presentato il nuovo pacchetto di misure che prevede anche l’avvio di una consultazione, per 12 settimane, mirata a valutare il contributo dei colossi digitali nella realizzazione delle nuove reti. Si punta anche a ridurre burocrazia e oneri, a spingere la digitalizzazione dei processi e a rivedere le modalità di accesso alle infrastrutture per semplificare gli iter

Pubblicato il 23 Feb 2023

italia, europa

Accelerare sull’infrastrutturazione a banda ultralarga in Europa abbattendo burocrazia e oneri, facilitando gli iter amministrativi attraverso processi digitali, rivedendo le modalità di accesso alle infrastrutture e, soprattutto, mappando gli investimenti per capire se e come gli over the top debbano essere coinvolti nella partita attraverso un contributo fattivo (in soldoni). La Commissione Ue svela il Connectivity Package (QUI IL DOCUMENTO DI SINTESI), una strategia che poggia su tre pilastri: il Gigabit Infrastructure Act (Gia), la Gigabit Recommendation e una Exploratory Consultation.

No a guerre Telco-Ott

“Non vogliamo usare il nuovo regolamento della Commissione sulla connettività, sui cui viene lanciata una consultazione, per decidere la competizione o la battaglia tra due player. Quello di cui parliamo è molto più importante. Il tema è quello del contributo equo per tutti gli operatori che verrà chiesto, prevedendo quindi un ruolo anche dalle Big Tech (i grandi gruppi Ott, over the top) e non solo per le big telco. E non si tratta di una tassa”, ha spiegato il Commissario europeo al mercato interno Thierry Breton .

“Le misure presentate oggi sono urgenti – puntualizza però Alessandro Gropelli, Vicedirettore Generale dell’Etno, l’associazione che rappresenta le principali Tlc in Europa -. Dobbiamo assicurare un rapporto equilibrato tra investimenti tlc Europei e costi di rete generati da big tech, ma anche creare subito delle migliori condizioni per l’investimento privato nelle reti di nuova generazione”.

Teme contraccolpi Christian Borggreen, vicepresidente senior e responsabile della Ccia Europe (Computer & Communications Industry Association): “Temiamo che la Commissione europea abbia già accettato le richieste delle grandi società di telecomunicazioni in materia di tariffe di rete. È fondamentale che tutte le parti interessate abbiano l’opportunità di essere ascoltate allo stesso modo. Il messaggio delle autorità di regolamentazione, dei gruppi di consumatori, della società civile e del mondo accademico non potrebbe essere più chiaro: l’introduzione di tariffe di rete è una pessima idea”.

La Consultazione telco-Ott

È sulla consultazione esplorativa che sono puntati i riflettori e l’attenzione del mercato: durerà 12 settimane (QUI PER PARTECIPARE) e mira a instradare il futuro del settore delle comunicazioni elettroniche e delle infrastrutture attraverso il contributo equo di tutti gli attori digitali anche a garanzia dei consumatori, e anche a liberare la strada dagli ostacoli in materia di utilizzo dello spettro e delle comunicazioni intra-Ue

Gigabit Infrastructure Act

Il Gigabit Infrastructure Act punta a ridurre la burocrazia e le onerose procedure amministrative che rallentano l’infrastrutturazione in fibra e 5G facendo lievitare i costi. In ballo anche la digitalizzazione dei processi per il rilascio dei permessi: le informazioni sulle infrastrutture e sulle opere civili dovranno essere accessibili e disponibili in formato elettronico attraverso una interfaccia digitale unica. Fra gli obettivi anche la diffusione di reti più ecologiche ossia a basso consumo energetico e a basse emissioni di CO2.

Riguardo specificamente al 5G si valuta la possibilità di un accesso alle infrastrutture fisiche pubbliche, come i tetti degli edifici. Sul fronte fibra oltre agli obblighi per gli edifici nuovi e ristrutturati che dovranno essere pre-equipaggiati con la fibra, saranno stabilite condizioni più chiare per l’accesso alle infrastrutture fisiche incluse quelle in capo alle TowerCo indipendenti. Previsto anche un maggiore coordinamento per le opere civili.

SCARICA QUI IL GIGABIT INFRASTRUCTURE ACT

Gigabit Recommendation

La Gigabit Raccomendation manderà in pensione le raccomandazioni sull’accesso di nuova generazione del 2010 e punta a rivedere le metodologie di non discriminazione e di calcolo dei costi: in quest’ultimo caso è prevista una consultazione obbligatoria con il Berec della durata di circa 2 mesi per arrivare all’adozione delle nuove misure nel secondo trimestre del 2023.

In dettaglio si punta a stabilire le condizioni per premiare i nuovi investimenti e per raggiungere i nuovi obiettivi Gigabit garantendo un’adeguata remunerazione per i rischi di investimento in fibra. L’Europa vuole promuovere un approccio basato sul mercato che rifletta le condizioni concorrenziali geograficamente differenziate a livello Ue e all’interno degli Stati membri. Last but not least: ampliare ulteriormente la portata della flessibilità dei prezzi per favorire la migrazione dalle reti in rame a quelle in fibra attraverso linee guida ad hoc.

SCARICA QUI LA GIGABIT RECCOMENDATION

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