IL PROVVEDIMENTO

Banda ultralarga, disco verde dall’Antitrust a Fibercop: “Garantita la concorrenza”

Gli impegni presi da Tim, Fastweb, Tiscali e Kkr, a seguito dell’avvio dell’istruttoria, ritenuti più che soddisfacenti. L’Autorità annuncia un’attività di monitoraggio e di vigilanza sull’adempimento degli obblighi assunti e sul rispetto puntuale degli obiettivi di copertura: prima verifica entro 60 giorni

Pubblicato il 24 Feb 2022

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L’Autorità Antitrust ha dato il via libera al progetto Fibercop ritenendo soddisfacenti gli impegni presi da Tim, Fastweb, Tiscali e Kkr, a seguito dell’avvio dell’istruttoria avviata a dicembre del 2020. (SCARICA QUI IL PROVVEDIMENTO)

L’Autorità ha ritenuto gli impegni sufficienti a “rimuovere le preoccupazioni anticoncorrenziali evidenziate nel provvedimento di avvio” e ha considerato che, “anche alla luce delle finalità poste alla base della strategia italiana per la banda ultra-larga” il provvedimento adottato, “preservando e incentivando la concorrenza infrastrutturale, sia funzionale al conseguimento – entro il 2026 – dei più generali obiettivi di connettività a 1 Gbit/secondo sull’intero territorio nazionale”, si legge nella nota che annuncia il via libera al progetto Fibercop.

Abbattimento delle barriere all’acquisizione dei clienti, spinta all’infrastrutturazione attraverso la riduzione dei relativi costi e individuazione di stringenti scadenze temporali e obiettivi di copertura: queste le questioni stringenti sul piatto. “Gli impegni permettono di diminuire i rischi di preclusione della domanda di servizi di telecomunicazione all’ingrosso da parte degli operatori di telecomunicazione, riducendo i minimi garantiti e la scala geografica di adesione al progetto (da nazionale a comunale o sub-comunale) e introducendo profili di adesione al progetto FiberCop basati su diritti di lungo periodo, senza minimi garantiti”, si legge nella nota dell’autorità presieduta da Roberto Rustichelli. L’Antitrust evidenzia che sul fronte degli investimenti, “Tim ha fornito un cronoprogramma certo e definito del piano di infrastrutturazione e si è impegnata a dare, insieme a FiberCop, informazioni idonee alla pianificazione degli investimenti da parte degli operatori alternativi. Inoltre Tim faciliterà l’infrastrutturazione degli operatori alternativi offrendo loro la fibra spenta in rete primaria, riducendone quindi i costi e le tempistiche di infrastrutturazione”. Riguardo a Fastweb “si è impegnata ad effettuare un percorso fino al 2026, così da accedere ai servizi di FiberCop in qualità di operatore effettivamente indipendente da Tim e Tiscali ha modificato e/o risolto alcuni contratti che non determinavano alcuna infrastrutturazione, limitando allo stesso tempo la contendibilità della fornitura all’ingrosso”.

L’execution è l’altro grande pilastro: “Al riguardo si prevede un articolato sistema di monitoraggio e di vigilanza sull’adempimento degli obblighi assunti e sul puntuale rispetto degli obiettivi di copertura. Una prima verifica avverrà entro sessanta giorni”.

Soddisfazione è stata espressa da Tim. “Tim esprime soddisfazione in merito alla decisione Agcm che ha approvato gli impegni relativi alla cooperazione tra Tim, Kkr e Fastweb per la costruzione della rete in fibra sul territorio nazionale attraverso la costituzione della società FiberCop, che ha già acquisito l’interesse di diversi operatori sul mercato – commenta l’azienda – La decisione di Agcm conferma infatti l’efficacia del progetto promosso da Tim che sta imprimendo un’accelerazione nello sviluppo di infrastrutture di rete di ultima generazione, a beneficio della digitalizzazione dell’intero Paese”.

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