In casa Infratel è tutto pronto. Ma il “fascicolo” relativo alla terza gara – l’ultima per la realizzazione delle infrastrutture in fibra (in modalità Ftth) nelle aree bianche – giace oramai impolverato da settimane sui tavoli della stazione appaltante.
Sono passati esattamente tre mesi da quando il presidente di Infratel Maurizio Dècina dal palco degli “Stati generali per l’Ultrabroadband” annunciava l’imminente pubblicazione del terzo bando che avrebbe dovuto chiudere il cerchio del Piano Bul del governo Renzi dedicato all’infrastrutturazione delle aree bianche, quelle a fallimento di mercato dove le telco non sono interessate a investire. Il presidente di Infratel si era detto più che ottimista sulla possibilità della pubblicazione del bando già entro la fine del mese di dicembre dello scorso anno. Ma la burocrazia si è messa di intralcio e le tempistiche – di certo non per colpa della stazione appaltante – si sono dilatate oltre ogni previsione. Oltre alla Calabria, la partita riguarda anche Puglia e Sardegna: le tre regioni sono state lasciate per ultime poiché già ampiamente cablate grazie ai fondi dei bandi Eurosud, in cui fu Telecom Italia la protagonista assoluta. Diversamente è stata Open Fiber a portarsi a casa i primi due bandi Infratel quello da 1,4 miliardi per potare l’ultrabroadband nelle case di Abruzzo e Molise, Emilia-Romagna, Lombardia, Toscana, Veneto, e quello da 1,2 miliardi per altre 11 regioni più la Provincia di Trento.
Due gli step necessari per la conclusione formale dell’iter che precede l’emanazione del bando: da una parte la firma degli accordi di programma fra le Regioni e il Mise, dall’altra la stipula delle convenzioni operative, anch’esse fra le amministrazioni regionali e il ministero dello Sviluppo economico.
Gli accordi di programma sono stati siglati da tutte e tre le Regioni ma secondo quanto risulta a Corcom la Calabria è stata l’ultima a firmare in ordine di tempo, provocando già un primo ritardo sulla roadmap. Puglia e Sardegna hanno siglato anche le convenzioni operative mentre manca all’appello da settimane la Calabria: il provvedimento deve passare in giunta ma al momento non si hanno notizie sulle tempistiche. Dunque bisognerà aspettare. Un’attesa che impatterà inevitabilmente sul calendario delle procedure e sui lavori della Commissione in seno ad Infratel anche dovrà riunirsi per procedere all’approvazione del bando e alla sua emanazione lasciando il tempo agli operatori di presentare le proprie offerte entro i tempi stabiliti per legge. Stando a quanto risulta a CorCom il bando potrebbe vedere la luce addirittura non prima di giugno e di conseguenza la gara potrebbe slittare a settembre.