BANDA ULTRALARGA

Enel firma i contratti per la cessione di Open Fiber: 40% a Macquaire, Cdp sale al 60%

Per il fondo australiano esborso da 2,1 miliardi. Cassa depositi e prestiti mette sul piatto 530 milioni. Il perfezionamento entro il terzo trimestre: l’operazione soggetta a Golden power e all’autorizzazione da parte dell’Antitrust

Pubblicato il 05 Ago 2021

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Il 40% a Macquaire e il 10% a Cassa depositi e prestiti: Enel mette fine alla partita Open Fiber con la firma dei contratti relativi alla cessione dell’intera partecipazione nella wholesale company.

Il contratto relativo alla cessione a al fondo australiano prevede un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell’80% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. In linea con quanto già annunciato al mercato, il contratto prevede che il corrispettivo risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1° luglio e fino al closing dell’operazione previsto per il terzo trimestre di quest’anno.

Riguardo alla cessione a Cdp Equity (Cdpe) del 10% il corrispettivo ammonta a 530 milioni di euro, inclusivo del trasferimento del 20% della porzione Enel dello “shareholders’ loan” concesso ad Open Fiber e comprensivo degli interessi maturati.  Cdp sale dunque al 60% della compagnia.

I contratti prevedono inoltre il riconoscimento in favore di Enel degli “earn-out”, legati ad eventi futuri ed incerti. E il perfezionamento della cessione è subordinato ad una serie di condizioni, tra cui l’ottenimento, da parte delle banche finanziatrici di Open Fiber, dei waiver necessari al trasferimento a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber detenuto da Enel e l’ottenimento delle varie autorizzazioni amministrative propedeutiche al trasferimento a Macquarie Asset Management e Cdpe dell’intera partecipazione, con particolare riguardo alla procedura in materia di Golden power presso e l’autorizzazione dell’Autorità Antitrust europea.

Macquaire: “Non vediamo l’ora di supportare l’infrastruttura digitale di prossima generazione”

“Migliorare l’accesso a una banda larga affidabile e ultraveloce è fondamentale se le famiglie e le imprese in tutta Italia vogliono sfruttare le significative opportunità presentate da una società e un’economia più connesse – commenta Jiri Zrust, Senior Managing Director di Macquarie Asset Management -. Non vediamo l’ora di supportare la realizzazione dell’infrastruttura digitale di prossima generazione italiana attraverso il nostro investimento in Open Fiber, collaborando con la sua forza lavoro di talento e Cdp Equity per fornire un’infrastruttura di rete ad accesso aperto di prima classe in tutta Italia”.

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Nell’annunciare la finalizzazione dell’accordo il fondo australiano in una nota evidenzia che “Open Fiber gestisce la rete in fibra ottica più grande d’Italia, con oltre 12 milioni di famiglie passate in più di 180 centri urbani e più di 2.300 comuni rurali in tutto il paese. Open Fiber è anche leader nel roll out della banda ultralarga in tutta Italia, con l’obiettivo di far transitare più di 19 milioni di famiglie con la sua rete wholesale”

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