BANDA ULTRALARGA

Ftth, Bruno Bossio: “Bisogna spingere sui cablaggi verticali degli edifici”

La deputata del Pd dal palco dell’Ftth Conference di Vienna: “Ad oggi i finanziamenti pubblici per l’infrastrutturazione consentono, nella migliore delle ipotesi, che il Roe arrivi al building. Il punto vero in Italia è incentivare la domanda e per ottenere l’obiettivo la fibra deve raggiungere gli appartamenti”

Pubblicato il 25 Mag 2022

enza bruno bossio

Se si vuole davvero che in Italia si diffonda l’Ftth (fiber to the home) allora bisogna spingere la realizzazione dei cablaggi verticali negli edifici”: la deputata del Pd e membro della Commissione Trasporti e Tlc Enza Bruno Bossio ha acceso i riflettori sul forte gap ancora esistente fra domanda e offerta nel nostro Paese dal palco della Ftth Conference di Vienna – l’evento internazionale dedicato a fare il punto sull’evoluzione della fibra in Europa – in occasione di un panel di approfondimento organizzato da Zte.

Il punto vero è incentivare la domanda di Ftth e per ottenere questo obiettivo bisogna che la fibra raggiunga l’appartamento. Ad oggi i finanziamenti pubblici per infrastrutturazione consentono, nella migliore delle ipotesi, che il Roe arrivi all’edificio, quindi in modalità Fttb. Per l’Ftth occorre realizzare i cablaggi verticali”, ha detto Bruno Bossio ricordando che “a questo scopo è stata appena lanciata una consultazione Infratel  per incentivare i condomini a realizzare gli impianti verticali”. L’intervento – spiega la deputata del Pd –  si propone di dotare gli edifici e le diverse soluzioni abitative identificate come “condomini” delle necessarie predisposizioni abilitanti i servizi di connettività a banda ultralarga in tecnologia Ftth. “Gli interventi di infrastrutturazione per il cablaggio verticale degli edifici dovranno abilitare il collegamento di ogni singola unità immobiliare con il Roe. Si dovrà dunque riservare una bretella in fibra ottica per ogni unità immobiliare potenzialmente servibile”.

L’Ftth determinante anche per risparmio energetico e 5G

Bruno Bossio ha anche ricordato le linee guida approvate da Agcom con delibera 293/2021, che prevedono che il condominio proprietario dell’infrastruttura ceda in Iru la gestione delle fibre necessarie ad assicurare i servizi Bul al primo operatore che ne faccia richiesta, che a sua volta le aprirà a tutti gli altri operatori, superando de facto ogni riserva in merito alla loro manutenzione e alle garanzie del servizio end to end.  “In questo modo si inserisce  l’integrabilità degli edifici in un quadro più ampio, che consente, oltre alla facilitazione dell’adozione della banda ultralarga da parte degli utenti delle singole unità immobiliari, anche la disponibilità per l’edificio dell’infrastruttura idonea a supportare l’accesso a servizi digitali evoluti quali i progetti “building to grid”, così da creare azioni trasversali di efficientamento energetico e di smart mobility,  in quanto l’impianto “multiservizio”, costituisce un’infrastruttura d’edificio vocata non solo alla connettività a banda ultra larga, ma alla gestione di numerosi servizi che si basano sul digitale”, ha detto Bruno Bossio che tra i più rilevanti segnala la gestione energetica in chiave green (aprendo alle comunità energetiche) e la gestione intelligente dell’infrastruttura di ricarica della mobilità elettrica, in una logica di veicol to grid, ma anche l’assistenza sanitaria a distanza e il backhaul del 5G. “Dunque la soluzione per raggiungere realisticamente entro il 2026 la maggioranza dei cittadini connessi ad 1 Giga, è spingere più che sulla fibra spenta, sulla connettività fino a casa, investendo su gli impianti verticali, l’unica strada per una effettiva Fiber to the home”.

La guida dell’Ftth Council Europe: dal cavo al servizio

Come estendere le prestazioni della fibra all’utente finale? Come gestire l’esperienza della rete domestica dell’utente? Come aggiungere valore e monetizzare? In occasione della Ftth Conference di Vienna, l’Ftth Council Europe ha presentato la prima edizione della guida Ibe (In-home Broadband Excellence) che mette nero su bianco le migliori soluzioni per portare la fibra nelle abitazioni degli utenti. La guida Ibe mira dare supporto ai communication service provider attraverso una panoramica delle diverse possibilità, ossia le opzioni tra cui scegliere per individuare le migliori sulla base delle specifiche esigenze in termini di progettualità. “Con questa nuova guida vogliamo sottolineare che l’implementazione dell’Ftth non si ferma quando la fibra raggiunge l’abitazione”, spiega Eric Festraets, Presidente dell’Ftth Council Europe. “Quando pensiamo ai consumatori, dobbiamo ricordare che per loro l’aspetto più importante sono i servizi che possono utilizzare grazie all’Ftth. La nuova In-home Broadband Excellence Guide è uno strumento pratico volto a garantire che i consumatori possano trarre pieno vantaggio dall’Ftth, quando e come vogliono e devono farlo”.

“Per garantire che i consumatori traggano pieno vantaggio dall’implementazione Ftth, è molto importante trovare il giusto mix di soluzioni tecnologiche in tutta la casa, come il cablaggio CAT-5e/6, il Wi-Fi e altre tecnologie – evidenzia Vincent Garnier, Direttore Generale dell’Ftth Council Europe -. Con questa nuova guida, stiamo collegando tutti i punti per garantire che gli utenti finali possano sperimentare le opportunità offerte dalla connettività full-fibra:”

“Piuttosto che prescrittiva, la guida vuole essere informativa”, commenta Maarten Egmond, presidente del comitato per l’eccellenza della banda larga domestica del Consiglio Ftth Europa. “Con gli aspetti tecnologici e commerciali di Ibe in continua evoluzione, c’è ancora molto altro da esplorare. Pertanto, l’In-home Broadband Excellence Committee accoglie con favore tutti gli input e i suggerimenti per le future edizioni della Guida, che continuerà ad evolversi proprio come la tecnologia Ibe e le esigenze degli utenti finali”.

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