L'INTERVENTO

Rete unica Tlc, Mondo: “Occasione importante se tutto l’ecosistema sarà coinvolto”

La disomogeneità infrastrutturale del Paese non può che essere il dato oggettivo da cui è necessario far partire il dibattito. Ma il progetto va concepito a servizio degli operatori wholesale, e non in concorrenza con gli stessi, e mettendo il focus sull’infrastruttura passiva, e non sui servizi

Pubblicato il 10 Mag 2022

Enrico Mondo

Head of Business Operations and Development di Retelit

Enrico Mondo

Il tema relativo alla costituzione di una società unica delle infrastrutture di telecomunicazioni monopolizza da tempo il confronto di decisori e operatori. Tenuto conto degli obiettivi di digitalizzazione perseguiti dal Governo attraverso i piani della nuova Strategia Bul, la vicenda della “Rete Unica” andrebbe letta soprattutto in termini di competition e di remedies eventuali, allo scopo di evitare ridondanze infrastrutturali e asimmetrie nella concorrenza fra operatori. Ciò sarebbe coerente con la ratio alla base della Rete Unica, ossia l’ottimizzazione di investimenti e nella gestione della rete.

Nel settore in cui opera il Gruppo Retelit, la competizione è anche infrastrutturale, soprattutto se guardiamo al mercato Wholesale. Necessita pertanto di essere inserita in un quadro regolamentare coerente con gli obiettivi degli operatori e con le esigenze di cittadini e imprese. Quando si parla di Rete Unica, la disomogeneità infrastrutturale del Paese non può che essere il dato oggettivo da cui è necessario far partire il dibattito. Occorre realizzare nuove infrastrutture laddove mancano, e non rimettere in discussione quelle esistenti, generando un ritorno a una situazione di monopolio. La Rete Unica assume valore quando è complementare alle infrastrutture esistenti o in fase di realizzazione, senza sovrapposizioni, favorendo, invece, interconnessioni e sinergie.

I dati di settore dimostrano che la concorrenza sui servizi nel mercato Wholesale deve essere preservata a vantaggio degli Operatori Retail – e di conseguenza delle aziende e dei consumatori – tramite apposite misure improntate ad assicurare equità e trasparenza nel contesto di mercato. Ma tale risultato può essere raggiunto soltanto se la Rete Unica viene concepita a servizio degli Operatori Wholesale, e non in concorrenza con gli stessi, e mettendo il focus sull’infrastruttura passiva, e non sui servizi.

L’infrastruttura, unica nel suo sviluppo complessivo, deve essere aperta alla presenza di asset appartenenti a diversi Operatori Wholesale. Il ruolo degli operatori con esperienza e skill maturate anche a livello territoriale è infatti determinante. Guardando a questo obiettivo, è necessario costruire uno scenario che consenta a tutti gli operatori del settore, di qualsiasi dimensione, di raggiungere i clienti in maniera capillare, superando definitivamente la carenza infrastrutturale. Sarà pertanto essenziale tutelare gli investimenti già realizzati da parte di operatori privati in questi anni e incentivare gli stessi a proseguire nello sviluppo delle proprie reti, ad esempio, posando nuovi cavi in infrastrutture realizzate dall’operatore di Rete Unica.

Infine, un tema importante riguarda lo sviluppo delle reti mobili, in particolare la rete 5G, per cui l’infrastruttura di rete fissa diventa elemento fondamentale. Tale infrastruttura, che sia Rete Unica o rete finanziata, dovrà garantire equità di trattamento verso gli operatori mobili, operatori Fwa compresi, e quindi essere costruita ed operata da soggetti neutrali rispetto agli operatori mobili stessi.

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