BANDA ULTRALARGA

Tim, per Fibercop finanziamento da 1,5 miliardi

Linea di credito, strutturata come corporate term loan con scadenza a 5 anni. Supporto da parte di un pool di 12 banche internazionali. L’operazione, la prima per la wholesale company, consentirà di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria

Pubblicato il 27 Dic 2021

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Un miliardo e mezzo di euro: tanto vale il contratto di finanziamento sottoscritto da Fibercop con l’obiettivo di rafforzare ulteriormente la propria struttura finanziaria.  La linea di credito, strutturata come corporate term loan, ha una scadenza a 5 anni e i proventi saranno impiegati per il rimborso parziale del finanziamento infragruppo in essere.

“Questa operazione, la prima per FiberCop, conferma la solidità del suo modello di business– grazie anche al supporto di un ampio pool di banche internazionali – e segna una tappa importante nella strategia di creazione della rete del futuro per lo sviluppo digitale dell’Italia”, si legge in una nota della wholesale company guidata da Carlo Filangieri. Sono 12 gli istituti di credito che hanno deciso di supportare il finanziamento: Bbva, Bnp Paribas, Bper, Credit Agricole, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Mitsubishi UFJ Financial Group, Natixis, Societe Generale, Sumitomo Mitsui, con Jpm Morgan e UniCredit come global coordinator. E per Tim l’operazione contribuisce al piano di rifinanziamento del debito in scadenza nel 2022.

Si va avanti, intanto, sulla strada delle partnership: oggi quella siglata con Springo, provider internet che opera nel Nord-Est. In base a tale accordo Springo utilizzerà la rete di accesso secondaria in fibra ottica fino alle abitazioni di FiberCop per sviluppare il mercato dell’accesso Fiber-to-the-Home nei comuni di: Belluno, Conegliano, Montebelluna, Feltre, Cortina d’Ampezzo. Grazie alla società partecipata Ultra Fiber, di cui Springo è operatore di infrastruttura, l’accordo sarà esteso ad altri comuni in tutta Italia.

L’adesione di Springo all’offerta di co-investimento è la prima nell’area Nord del Paese nel contesto dei provider Tlc che operano a livello locale e fa seguito a quella di altri importanti operatori.

FiberCop – la società infrastrutturale controllata da Tim (al 58%) insieme a Kkr Infrastructure (37,5%) e Fastweb (4,5%) – è dotata di un asset di rete che già oggi offre collegamenti ultrabroadband a circa il 94% delle linee fisse grazie alle tecnologie Fttc e Ftth e proseguirà nello sviluppo della copertura Ftth, con velocità di connessione superiori a 1 Gigabit. L’obiettivo è raggiungere, entro il 2025, il 75% delle unità immobiliari delle aree grigie e nere. 

Intanto in casa Tim è attesa per la decisione sul dossier Kkr. E resta sul tavolo anche la nomina del nuovo amministratore delegato. Secondo quanto si legge sul quotidiano Repubblica non è scontata la nomina del neo direttore generale nonché ceo di Tim Brasil Pietro Labriola. Sarebbe stata incaricata Spencer Stuart per individuare altri candidati.

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