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Bellezza, Infratel: “Sulle aree grigie obiettivi comuni per accelerare”

L’amministratore delegato della società in-house del Mise punta i riflettori sugli ostacoli ancora sul cammino: “Bisogna abbassare i livelli di conflittualità. La cooperazione determinante per spingere il Piano”

Pubblicato il 06 Mag 2021

marco bellezza

Per garantire il rapido avanzamento del piano Bul sarà fondamentale sensibilizzare le strutture che rilasciano le autorizzazioni per gli interventi di scavo nei centri storici, a partire dalle soprintendenze, e migliorare l’execution per aiutare le imprese che vogliono strutturarsi a spendere le risorse messe a disposizione dal Recovery Fund. Lo ha detto ieri Marco Bellezza, amministratore delegato di Infratel, durante l’evento online “Telco first: la ricetta per la banda ultralarga”, il primo dei quattro appuntamenti dell’edizione 2021 di Telco per l’Italia.

Aprendo il suo intervento Bellezza ha evidenziato lo stato di avanzamento dei lavori sulle aree grigie, dove si concentrano distretti industriali a cui fa capo oltre il 60% delle imprese italiane. “Sulle aree grigie è stata avviata la mappatura per sondare le intenzioni degli operatori. Siamo partiti il 30 aprile sulle reti fisse e abbiamo assegnato i 45 giorni utili a trasmetterci i piani e a offrire al governo l’input conoscitivo, anche se sono già emersi moltissimi spunti”. Si è invece conclusa la consultazione sull’infrastrutturazione per la connettività delle isole minori, e Infratel si accinge con il Mise a pubblicare il bando per interventi da 60 milioni di euro.

Bellezza ha poi rivendicato i risultati ottenuti attraverso il lavoro svolto finora: “Quando sono arrivato in Infratel, su 6600 comuni italiani solo 74 erano collaudati. Oggi siamo a mille comuni collaudati e circa 2 mila attivati in base alla deroga concessa a Open fiber per renderli commercializzabili anche prima del collaudo formale. Si tratta di un primo, modesto risultato, ma parliamo di un vero salto quantico se lo paragoniamo agli anni precedenti. Nel 2021 puntiamo a collaudare 1900 comuni, il che significa produrre un risultato doppio rispetto all’anno passato”. I primi tre mesi del 2021, ha ammesso Bellezza, non hanno registrato lo stesso livello di performance dell’ultimo semestre 2020, “ma stiamo lavorando duramente per arrivare al target di quest’anno. Affrontare seriamente un piano vuol dire determinare obiettivi su base annuale o addirittura semestrale e verificarne il raggiungimento”.

Bellezza ha poi ricordato che sempre nel 2020 è stato avviato il piano Scuole connesse, del valore di 400 milioni di euro. Abbiamo fatto gara da 200 milioni di euro e in quattro mesi non c’è stato nemmeno un ricorso, un risultato importante considerato il fatto che siamo in Italia: basti pensare che rispetto al piano Bul ci sono stati ben 15 ricorsi amministrativi. Abbassare i livelli di conflittualità e avere obiettivi comuni sarà determinante per la buona riuscita del piano”, ha rimarcato l’amministratore delegato di Infratel, sottolineando che bisogna ancora trovare una soluzione per il problema delle autorizzazioni. “Sul piano normativo i margini per ulteriori interventi di semplificazione non sono molti, mentre bisogna sensibilizzare le strutture che rilasciano le autorizzazioni per gli scavi propedeutici alla posa della fibra. Spesso la mancata attivazione di una linea si determina proprio perché gli enti preposti non concedono l’autorizzazione per lo scavo dell’ultimo miglio. A questo”, ha chiosato Bellezza, “aggiungo che bisogna esplorare meglio il tema dell’execution: con i nuovi finanziamenti immetteremo sul mercato risorse significative e abbiamo l’intera filiera delle Tlc da ricostruire. Il nostro compito sarà anche aiutare le imprese che vogliono strutturarsi a spendere tutte le risorse a disposizione”.

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