LA DECISIONE

Bollette a 28 giorni, Agcom: “Le telco risarciscano utenti con giorni gratis”

L’Authority inoltra quattro diffide a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, intimando loro di posticipare l’emissione della prossima fattura di un numero di giorni pari a quelli “erosi” dal 23 giugno. Attesa per la sentenza di merito del Tar

Pubblicato il 15 Mar 2018

A. S.

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Rimborsare agli utenti per i giorni di contratti “erosi” con il passaggio dalla fatturazione mensile a quella a 28 giorni, posticipando l’emissione della prossima bolletta per tanti giorni quanti sono quelli da restituire a ogni singolo utente. E’ la strada scelta da Agcom per tutelare gli utenti mentre cresce l’attesa per il pronunciamento del Tar, che ha sospeso i rimborsi in denaro fino a quando, il 31 ottobre, non si pronuncerà su merito del ricorso avanzato dalle telco. L’Autorità per le Garanzie nelle comunicazioni ha emesso così quattro distinte diffide, identiche nel contenuto, indirizzate a Tim, Vodafone, Fastweb e Wind Tre, perché restituiscano quanto si considera dovuto ai loro clienti a partire dal 23 giugno 2017, quando Agcom dichiarò l’obbligatorietà della bolletta mensile.

L’intervento dell’authority arriva, in attesa del pronunciamento del tribunale amministrativo regionale, proprio per non lasciare gli utenti “privi di una tutela immediata ed effettiva – si legge nella diffida – in quanto essi sarebbero costretti ad attendere molti mesi prima di vedersi riconosciuta tale restituzione, e nel frattempo non sarebbero nemmeno pienamente liberi di migrare verso altri operatori”, con “l’effetto paradossale di costringere gli utenti a subire anche l’aumento dei canoni mensili che l’operatore ha già preannunciato in coincidenza col ritorno al ciclo di fatturazione mensile”. Proprio in considerazione di queste circostanze Agcom ha deciso di emettere la diffida, che “nel rispetto e in esecuzione dell’ordinanza del Tar – spiega l’authority – garantisca un immediato effetto ripristinatorio a beneficio degli utenti, assicurando, al contempo, una soluzione ai rilievi formulati dal giudice amministrativo con riguardo agli equilibri finanziario-contabili dell’azienda”.

“Atteso che a partire dal 23 giugno 2017 gli operatori avrebbero dovuto adeguarsi alla fatturazione a ciclo mensile, una fattura decorrente dal 23 giugno avrebbe dovuto coprire il periodo fino al 22 luglio successivo; invece, applicando il calcolo quadrisettimanale, il periodo fatturato si sarebbe fermato al 20 luglio, con una erosione pari a 2 giorni – spiega Agcom nella diffida – Il successivo periodo di decorrenza avrebbe dovuto essere quello dal 23 luglio al 22 agosto; invece, sempre in base al calcolo quadrisettimanale, la decorrenza avrebbe riguardato il periodo dal 21 luglio al 17 agosto, con una erosione di 3 giorni sul singolo ciclo di fatturazione e di 5 sul totale dei due cicli di fatturazione. E così via”. Per gli operatori è quindi “agevolmente quantificabile il monte giorni eroso per ciascun cliente, sulla base della data di decorrenza della prima fattura successiva al 23 giugno 2017 e della data di ripristino della fatturazione con periodicità mensile. Alla luce delle precedenti considerazioni, dunque, si ritiene di poter imporre alla Società di differire la decorrenza della prima fattura emessa secondo la periodicità su base mensile o di multipli del mese di un numero di giorni pari a quelli erosi, calcolati in base al criterio sopra illustrato”.

“Nel caso di una fattura emessa ad aprile con decorrenza dal primo al 30 aprile e in presenza di una erosione pari a 15 giorni – spiega infine la diffida – la decorrenza della fattura dovrà essere posticipata al 16 aprile e conseguentemente il periodo fatturato dovrà risultare quello intercorrente dal 16 aprile al 15 maggio”. Ma i 15 giorni non costituiscono un limite massimo per il rimborso, come precisa Francesco Posteraro, consigliere Agcom e relatore dei provvedimenti: “Con riferimento alle diffide notificate agli operatori telefonici per la fatturazione a 28 giorni – afferma in una nota – si precisa che Agcom non ha previsto nessun limite dei giorni da reintegrare. A ciascun utente dovranno essere restituiti tutti i giorni erosi a partire dal 23 giugno 2017”.

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