LA VERTENZA

Bt, scongiurati i licenziamenti

Raggiunto l’accordo al ministero del Lavoro per evitare i 122 tagli annunciati. L’azienda ritira le lettere già partite e rinuncia al tetto minimo di 80 esodi volontari. Da aprile scattano 24 mesi di solidarietà. I sindacati: “Soluzione raggiunta con il buon senso da parte di tutti”

Pubblicato il 31 Gen 2014

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Una finestra per aderire all’esodo volontario incentivato che rimarrà aperta fino al 3 aprile. Da allora partiranno 24 mesi di contratti di solidarietà, e questo consentirà di evitare licenziamenti per i prossimi due anni. E’ il succo dell’accordo raggiunto al tavolo del ministero del Lavoro tra il management di Bt Italia e i sindacati sulla vertenza che ha coinvolto l’operatore britannico.

Gli esuberi inizialmente annunciati erano 147, poi portati a 122 su un totale di circa 950 lavoratori che l’azienda impiega tra le sedi di Milano, Torino, Roma, Firenze, Napoli e Padova. Nella prima fase della trattativa l’azienda aveva fissato il tetto di 80 esodi incentivati per evitare i licenziamenti, a fronte di 55 lavoratori che si erano detti disponibili ad accettare la proposta (da 15 a 33 mensilità).

Dopo l’abbandono del tavolo della Slc Cgil, il filo della trattativa si era faticosamente riannodato a dicembre, dopo che otto lettere erano già partite come iniziativa unilaterale dell’azienda. Così ieri si è arrivati a chiudere l’accordo, rispetto al quale l’azienda esprime soddisfazione “per aver raggiunto una intesa di reciproca soddisfazione, che riapre un dialogo costruttivo con le controparti sindacali”.

“Con il buonsenso da parte di tutti si è arrivati a definire un accordo che tiene presenti le difficoltà dei lavoratori e le esigenze dell’azienda – afferma Salvo Ugliarolo, segretario nazionale Uilcom Uil – e questo dimostra che quando c’è la volontà di trovare una soluzione alla fine si trova sempre un punto di incontro”.

“E’ un accordo perfettamente in linea con tutti gli altri fatti nel settore – aggiunge Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil – siamo soddisfatti della moratoria dei licenziamenti per 24 mesi, che può dare tranquillità a tanti lavoratori”.

“Siamo soddisfatti di questo accordo, prima di tutto perché permette di evitare i licenziamenti che l’azienda aveva annunciato – commenta Giorgio Serao, segretario generale Fistel Cisl – Si è dimostrata vincente la scelta fatta insieme alla Uilcom di riprendere il tavolo delle trattative dopo la rottura del 4 dicembre. In queste settimane abbiamo condiviso i termini dell’accordo con i lavoratori nelle assemblee. Diamo atto all’azienda – conclude Serao – di aver dato un segnale di disponibilità non scontato: i loro responsabili delle risorse umane si sono attivati con la capogruppo britannica perché i licenziamenti potessero rientrare, e per trovare strumenti adeguati per evitare nel breve ulteriori procedure di ammortizzatori sociali”.

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