Il ritardo che sconta l’Italia rispetto ai principali Paesi europei, non è tanto infrastrutturale, quanto di diffusione della cultura digitale. E’ questa arretratezza culturale rispetto all’utilizzo di Internet che sta bloccando lo sviluppo di nuovi servizi digitali.
Gli obiettivi indicati dall’ingegner Caio circa la realizzazione dell’identità digitale del cittadino, l’anagrafe dei residenti e la fatturazione elettronica rappresentano un importante volano per incoraggiare cittadini ed imprese ad abituarsi all’uso del digitale nel loro rapportarsi quotidiano con la Pubblica amministrazione. E’ importante che i tempi per la realizzazione di questi progetti siano rispettati e non slittino ulteriormente.
Questo processo rappresenta anche l’occasione per modernizzare i processi burocratici e, quindi, diffondere la cultura digitale anche a livello amministrativo. La digitalizzazione della PA e la relativa semplificazione dei processi amministrativi (per esempio il completo switch off dei processi cartacei) è il vero driver per favorire l’opportunità di impresa e, di conseguenza, incoraggiare e pianificare nuovi investimenti da parte dell’industria. E’ su questo punto che l’Italia e l’Europa scontano realmente un ritardo rispetto a mercati più dinamici, come quello Usa. Per questo il Governo dovrebbe definire l’introduzione di misure di incentivo alla domanda di servizi digitali e all’alfabetizzazione informatica, coerentemente con gli obiettivi dell’Agenda digitale europea.