China Unicom rimuove il motore Google dai suoi cellulari

Il braccio di ferro con Pechino spinge l’operatore mobile ad abbandonare la funzionalità di search engine del sistema operativo Android. E China Mobile starebbe valutando di fare altrettanto. Ma rinunciare a Google potrebbe sortire un pericoloso effetto boomerang

Pubblicato il 26 Mar 2010

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Sembra che i guai di Google in Cina stiano producendo un effetto a
cascata. Il secondo maggiore operatore mobile cinese, China Unicom,
ha fatto sapere che rimuoverà la funzionalità di ricerca con
Google dai suoi nuovi cellulari basati sul sistema operativo
Android, stando a quanto riporta il Financial Times.

Unicom ha dichiarato che i produttori dei telefonini Android
sceglieranno liberamente quale motore di ricerca usare sul device.
Il presidente dell’operatore cinese, Lu Yimin, non ha usato mezze
parole: China Unicom è pronta a cooperare con qualunque azienda
che rispetta le leggi cinesi e non ha al momento alcun accordo con
Google.

La decisione di Unicom è un grosso contraccolpo per Google che
nasce dal ben noto braccio di ferro col governo di Pechino sulla
censura esercitata sui risultati della ricerca e su Internet in
generale. Si tratta di una conferma del pesante costo economico che
la disputa con la Cina è destinata ad avere per l’azienda di
Mountain View, che rischia di restare esclusa dal mercato di
Internet mobile che cresce in Cina a ritmi vertiginosi. Secondo le
cifre cinesi, il Paese ha 384 milioni di utenti Internet ma 745
milioni di abbonati mobili, molti dei quali navigano regolarmente
dal cellulare. L’anno scorso China Unicom e i suoi due competitor
hanno lanciato servizi di telefonia mobile di terza generazione e
raccolto milioni di clienti.

A gennaio, dopo le proteste contro i rigidi controlli del governo
di Pechino sul suo motore di ricerca, Google ha rinviato il lancio
di due cellulari Android che Samsung e Motorola avevano sviluppato
proprio per Unicom. Quest’ultima sta prendendo sul suo sito gli
ordini per i telefonini Android, ma non ha chiarito quando li
porterà effettivamente sul mercato.

Gli analisti ritengono tuttavia che anche China Unicom ha qualcosa
da perdere, decidendo di escludere le Google search dai suoi
cellulari. “Le sue vendite di iPhone non stanno andando molto
bene e gli Android sono molto importanti per recuperare”,
sottolinea Charice Wang di Ovum. Anche China Mobile, il più grande
operatore mobile del mondo, offre smartphone basati su Android e
per ora mantiene l’opzione di ricerca con Google, ma la scorsa
settimana il chairman Wang Jianzhou ha sottolineato che la
cooperazione con l’americana non è esclusiva e, secondo la Wang,
è possibile che China Mobile passi presto al concorrente di
Google, Baidu.

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