La convergenza tra comunicazioni via satellite e smartphone è la nuova frontiera delle comunicazioni mobile. Tale combinazione è resa possibile dall’integrazione della connettività delle reti non terrestri (Ntn) nell’ecosistema cellulare 5G, come introdotto nella versione 17 del 3GPP. Secondo ABI Research il segmento Ntn-Mobile ha il potenziale per raggiungere un valore di mercato di almeno 18 miliardi di dollari e fino a 200 milioni di connessioni entro il 2031.
Dopo la pubblicazione di 3GPP Release-17, il mercato satellite-to-mobile ha guadagnato uno slancio significativo grazie al lancio o all’annuncio di prodotti che si rivolgono anche al mercato consumer. Intanto, in un nuovo segnale di convergenza, si moltiplicano le alleanze tra operatori di rete mobile e gli operatori del satellite.
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Satellite e mobile verso la convergenza
Aziende come Apple, Huawei, Zte Qualcomm, Motorola, MediaTek, Bullitt, Globalstar, Inmarsat, Iridium e altre ancora, hanno formato partnership strategiche all’interno delle industrie delle tecnologie mobili e satellitari. Queste collaborazioni si sono estese anche a includere gli operatori di rete mobile (Mno) desiderosi di espandere la loro copertura di rete includendo la comunicazione via satellite.
Ad esempio T-Mobile, l’operatore di rete mobile con sede negli Stati Uniti, ha una collaborazione con l’operatore satellitare SpaceX/Starlink per fornire servizi di connettività satellite-mobile.
Anche gli operatori satellitari AST SpaceMobile e Lynk hanno stretto partnership strategiche con operatori mobili come Vodafone, Rakuten Mobile, AT&T, Bell Canada, MTN Group, Orange, Zain KSA, Saudi Telecom Company (STC) e Telefónica.
Verso il mercato consumer grazi ai cellulari satellitari
Secondo Victor Xu, Research analyst di ABI Research, “L’emergere di dispositivi mobili satellitari dei principali produttori di smartphone di consumo e produttori di chipset come Apple, Qualcomm, Motorola, MediaTek, Huawei e Zte indica l’imminente introduzione delle comunicazioni satellitari nel mercato dei consumatori tradizionali”.
Tuttavia l’analista aggiunge: “Anche se stiamo vedendo grandi progressi nella tecnologia satellite-mobile, è importante notare che i servizi satellitari recentemente annunciati daranno inizialmente la priorità alle comunicazioni a bassa velocità di dati attraverso la tecnologia IoT-Ntn”.
Satellite-mobile, i casi d’uso del futuro
Finora i servizi di comunicazione satellitare si sono concentrati principalmente su servizi di emergenza specializzati e messaggistica con basse velocità di trasmissione dati. Tuttavia, si prevede che le reti satellitari incorporeranno nei prossimi anni NR-Ntn, uno standard di comunicazione più avanzato basato sul 5G, che aumenterà la capacità e le capacità di rete, consentendo più utenti e applicazioni simultanee con velocità di trasmissione dati più elevate. Di conseguenza, emergeranno nuove possibilità e casi d’uso per la connettività satellitare.
Secondo ABI Research il mercato Ntn-Mobile ha una prospettiva positiva, con un tasso di crescita annuale composto previsto (Cagr) del 59% dal 2024 al 2031″. La crescita delle entrate in questo settore sarà guidata principalmente dall‘introduzione dei servizi satellitari NR-Ntn, prevista per il 2026.
Già in uno studio pubblicato a maggio ABI Research affermava che i satelliti di prossima generazione trasformeranno radicalmente la connettività globale, imponendo soluzioni software-defined e cloud-native e inserendosi nelle strategie per l’unificazione delle reti e la sovranità tecnologica. La società di ricerca prevede che i satelliti digitali, software-defined e che supportano le reti cloud-native saranno oltre 10.000 entro il 2031, grazie all’ascesa delle reti satellitari Low Earth Orbit (Leo) di nuova generazione.
Gli standard cellulari stanno abbracciando sempre più il concetto di unificazione della rete terrestre e satellitare per creare un sistema multidimensionale ottimizzato per l’allocazione dinamica delle risorse, la condivisione dello spettro e l’interoperabilità globale.
Il 5G guarda allo spazio
Secondo l’ultimo report di MarketsandMarkets, il mercato globale del 5G Ntn è destinato a crescere da 4,2 miliardi di dollari nel 2024 a 25,5 miliardi entro il 2029, con un tasso annuo composto (Cagr) del 43,4%. Una crescita rapidissima che testimonia la crescente rilevanza strategica di questa architettura nel disegno delle reti di nuova generazione. La spinta arriva dalla necessità di colmare il digital divide geografico, migliorare la resilienza delle comunicazioni e supportare casi d’uso mission-critical in aree remote o ad accesso intermittente.
L’adozione del 5G Ntn si presenta come la risposta a una sfida ormai storica: portare connettività ad alta capacità in zone inaccessibili o scarsamente coperte dalle reti terrestri tradizionali. Dalle piattaforme petrolifere ai mari aperti, dalle catene montuose alle zone rurali estreme, fino agli scenari emergenziali in caso di disastri naturali, i sistemi Ntn permettono di garantire una continuità operativa dove la fibra e le torri non possono arrivare.
l report evidenzia come l’architettura 5G NTN sia particolarmente promettente per abilitare IoT a bassa latenza, trasporti intelligenti, logistica globale, applicazioni militari e di sicurezza civile, oltre a supportare l’interoperabilità in scenari intercontinentali, ad esempio per flotte di droni o veicoli autonomi transfrontalieri.
Come ogni frontiera tecnologica, anche il 5G Ntn presenta sfide strutturali importanti. Il rapporto segnala criticità in termini di costi di lancio e mantenimento delle costellazioni, complessità nella gestione dell’interoperabilità tra asset orbitanti e terrestri, e regolamentazioni ancora frammentate a livello internazionale.