Consip potrà pubblicare sul sito "acquistinretepa" le
condizioni più favorevoli per le pubbliche amministrazioni
proposte da Fastweb dopo la gara per i contratti di fornitura dei
servizi di telefonia fissa e connettività Ip, ma con
l'avvertenza che tali condizioni sono oggetto di un ricorso al
Tar da parte di Telecom Italia. Lo ha stabilito, come apprende
Radiocor, la Quarta sezione del Consiglio di Stato presieduta da
Paolo Numerico. A ricorrere ai giudici di Palazzo Spada erano stati
Fastweb e Consip, che chiedevano di riformare l'ordinanza del
Tar Lazio che lo scorso 26 ottobre, su richiesta di Telecom, aveva
imposto alla Consip di rimuovere dal sito
"acquistinretepa" le condizioni più favorevoli alle P.A.
proposte da Fastweb, in quanto diverse dalle condizioni proposte in
sede di gara.
Nell'ordinanza pubblicata oggi il Consiglio di Stato ha anche
disposto che i contratti stipulati da Fastweb con le pubbliche
amministrazioni con le condizioni più favorevoli proposte dopo la
gara dovranno contenere una clausola di risoluzione automatica in
caso di accoglimento del ricorso di Telecom, fatta salva la
possibilità di ricondurre i contratti alle originarie condizioni
meno favorevoli contenute nell'originaria convenzione promossa
da Fastweb in sede di gara.
Lo scorso 26 ottobre Tar del Lazio aveva fissato al 1° febbraio
2012 l'udienza sul merito del ricorso presentato da Telecom
Italia contro Consip per aver autorizzato Fastweb a praticare
offerte più favorevoli rispetto a quelle proposte in occasione
della gara, con base d'asta da 1,2 miliardi di euro, che ha
aggiudicato a Telecom Italia per il 75% e a Fastweb per il 25% la
fornitura di servizi di telefonia e connettività Ip alle pubbliche
amministrazioni.
In attesa dell'udienza il Tar aveva intanto disposto la
sospensione (ecco
il testo dell'ordinanza) da parte di Consip della
pubblicazione del listino di Fastweb sul sito
"acquistinretepa" accogliendo dunque in parte la
richiesta della società presieduta da Franco Bernabè.