Corti (Infostrada): “Per la banda larga futuro roseo”

La qualità del servizio non è comparabile con quella offerta dalle reti mobili, sostiene il direttore Business Unit Consumer della telco company. “Se quella tra fisso e mobile diventa una scelta strategica, allora vince l’Adsl: garantisce banda personalizzata e quindi fa la differenza”

Pubblicato il 14 Ott 2010

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Il riverbero della crisi economica non ha toccato Infostrada che
anzi si conferma, tra gli operatori telefonici attivi in Italia,
quello con la migliore performance di crescita. I clienti
superavano i 2,9 milioni lo scorso fine giugno, con un aumento del
5,9% rispetto all'analogo periodo 2009, mentre nel segmento dei
clienti internet a banda larga gli abbonati complessivi hanno
raggiunto quota 1,77 milioni, il 16,4% in più rispetto ad un anno
prima, grazie anche alle 51.000 attivazioni nette effettuate tra
aprile e giugno. E sono aumentati anche i ricavi voce e da
servizi.

“Dietro questo risultato c'è certamente l'ottimo
rapporto qualità-prezzo che riusciamo a offrire – spiega in
un'intervista pubblicata su "Uomini&Business",
Gianluca Corti, direttore della Business Unit Consumer Infostrada
-. Siamo bravi nel mantenere prezzi molto competitivi puntando
molto, allo stesso tempo, su qualità del servizio e delle reti e
sul customer service. Per noi è prioritario stare vicini ai
consumatori, soddisfare le loro esigenze. E questo paga. Infostrada
si è affermata per essere l'operatore alternativo meno caro. E
le statistiche dicono che è anche quello i cui clienti presentano
la miglior customer satisfaction".

"Quando guardiamo al futuro – prosegue il manager di
Infostrada – l'obiettivo è di continuare a fare leva
sull'efficienza. Prevediamo una chiusura d'esercizio
positiva. Anche il terzo trimestre è andato bene. Per il 2011
contiamo di continuare ad ascoltare il cliente e ad assecondarlo
proponendo offerte semplici e vantaggiose. Andiamo verso un periodo
in cui il consumatore sarà sempre più razionale nelle sue scelte,
sempre più attento a coniugare competitività di prezzo e qualità
di servizio: proprio ciò verso cui noi dobbiamo continuare a
puntare".

L'azienda pensa poi di raggiungere nuovi utenti. "Wind
investe 1 miliardo di euro l'anno per rafforzare la copertura
del territorio – spiega -. Oggi raggiungiamo il 55% della
popolazione italiana con la nostra rete, con punte del 95% nelle
maggiori città, percentuali destinate ad aumentare. La telefonia
fissa continuerà, infatti, ad essere protagonista, perché a
fronte di un calo di traffico voce, si svilupperà un sempre
maggiore interesse verso l'internet veloce. Sono convinto che
la banda larga abbia davanti a sé un futuro roseo: la qualità del
servizio non è comparabile con quella offerta dalle reti mobili.
Se quella tra fisso e mobile diventa una scelta strategica, allora
vince l'Adsl, che garantisce banda personalizzata, quindi fa la
differenza".

Corti, infine, non fa nulla per nascondere delusione e inquietudine
di fronte all’annuncio da parte dell'Authority per le tlc di
aumentare le tariffe per l'ultimo miglio, quelle cioè che gli
operatori alternativi come Infostrada devono pagare a Telecom
Italia per allacciarsi alla sua rete in rame che entra nelle case
degli italiani. Aumenti che gli operatori alternativi considerano
sopra la media europea e sui quali si attende la decisione di
Bruxelles, che nei prossimi giorni dovrà dare una risposta.
Intanto complessivamente il gruppo Wind ( a cui appartiene il
marchio Infostrrada), dopo l’arrivo di Sawiris, avvenuto 5 anni
fa, è passato da un risultato netto negativo di 331 milioni del
2005 ad un utile di 308 milioni del 2009, a fronte di ricavi
cresciuti da 4,827 a 5,726 miliardi.

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