L'ANALISI

Crisi energetica, allarme reti mobili: network europeo a rischio?

Un’inchiesta di Reuters mette in luce i piani che gli operatori di Francia, Svezia, Italia e Germania stanno approntando per affrontare eventuali black out nel corso dell’inverno dovuti ai temuti razionamenti dell’energia

Pubblicato il 29 Set 2022

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I telefoni cellulari potrebbero oscurarsi in tutta Europa nei prossimi mesi se gravi interruzioni di corrente o piani di razionamento energetico mettessero fuori combattimento parte delle reti mobili attive sul continente. A lanciare l’allarme è Reuters, riportando le considerazioni di alcuni rappresentanti del settore delle telecomunicazioni, i quali affermano di temere che un inverno rigido metterà alla prova l’infrastruttura europea, costringendo le aziende e i governi a cercare di mitigare l’impatto.

Attualmente non ci sono abbastanza sistemi di backup in molti paesi europei per gestire interruzioni di corrente diffuse, hanno affermato quattro dirigenti, il che rafforza la prospettiva di interruzioni di linea.

Gli operatori di Francia, Svezia e Germania stanno già lavorando per garantire che le comunicazioni possano continuare anche se le interruzioni di corrente esauriranno le batterie di backup installate sulle migliaia di antenne cellulari sparse sul loro territorio. L’Europa ha quasi mezzo milione di torri di telecomunicazioni e la maggior parte di esse dispone di batterie di riserva che offrono un’autonomia dalla rete elettrica di circa 30 minuti.

Il piano avviato in Francia

In Francia, per esempio, un piano presentato dal distributore di elettricità Enedis include potenziali interruzioni di corrente fino a due ore nel peggiore dei casi, spiega Reuters citando due fonti che hanno familiarità con la questione. In questo modo i black-out generali riguarderebbero solo parti del Paese a rotazione. I servizi essenziali come ospedali, polizia e governo non saranno interessati.

Un piano che non è piaciuto alla Federazione francese delle telecomunicazioni, che rappresenta Orange, Bouygues Telecom e Sfr, le quali accusano l’azienda di non aver garantito l’esenzione delle antenne dalle possibili interruzioni di corrente. La Francia conta circa 62 mila torri mobili e l’industry non sarà in grado di dotare tutte le antenne di batterie nuove, ha affermato la presidente della Fft Liza Bellulo.

Enedis ha affermato in una dichiarazione a Reuters che tutti i clienti sono trattati allo stesso modo in caso di interruzioni eccezionali, precisando di essere in grado di isolare sezioni della rete per rifornire le utenze prioritarie, come quelle di ospedali, installazioni industriali chiave e militari e che spetta alle autorità locali aggiungere l’infrastruttura degli operatori di telecomunicazioni all’elenco dei clienti prioritari.

La situazione in Svezia, Italia e Germania

Anche le società di telecomunicazioni in Svezia e Germania hanno sollevato preoccupazioni per potenziali carenze di elettricità con i loro governi.

Il regolatore svedese delle telecomunicazioni sta lavorando con gli operatori e altre agenzie governative per identificare soluzioni. L’ente in particolare sta finanziando l’acquisto di stazioni di rifornimento trasportabili e stazioni base mobili che si collegano ai telefoni cellulari per gestire interruzioni di corrente più lunghe.

In Italia, i rappresentanti di categoria hanno riferito a Reuters che vogliono che la rete mobile sia esclusa da qualsiasi interruzione di corrente o interruzione del risparmio energetico e che solleveranno la questione con il nuovo governo italiano. “Le interruzioni di corrente aumentano la probabilità che i componenti elettronici si guastino nel momento in cui sono soggetti a fermi improvvisi”, ha ricordato Massimo Sarmi, presidente di Asstel.

Deutsche Telekom utilizzerà sistemi di alimentazione di emergenza mobili che si basano principalmente sul diesel in caso di interruzioni di corrente prolungate. Il gruppo però ha 33 mila siti radio mobili e i suoi sistemi di alimentazione di emergenza possono supportarne solo un piccolo numero contemporaneamente, ha affermato un portavoce dell’azienda.

A prescindere dalla tattica adottata nel breve termine, secondo Reuters, tutti gli operatori Tlc concordano sulla necessità di rivedere le loro reti per ridurre il consumo di energia extra e modernizzare le apparecchiature utilizzando progetti radio più efficienti dal punto di vista energetico.

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