Dalla Ue 5 mln di aiuti alla Germania dopo chiusura impianto Nokia

Il finanziamento fa parte del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (Feg) che sostiene i governi nella gestione di crisi occupazionali

Pubblicato il 21 Ott 2009

Oltre cinque milioni di euro al governo del land tedesco Nord
Reno-Westfalia. Sono quelli che il Parlamento europeo ha approvato
per fare fronte alla perdita di 1337 posti di lavoro a seguito
della chiusura dello stabilimento Nokia di Bochum lo scorso luglio.
I fondi fanno parte del Fondo europeo di adeguamento alla
globalizzazione (Feg) che sostiene i governi che si trovano a
gestire crisi occupazionali determinate dalla delocalizzazione di
impianti produttivi (La casa finlandese ha spostato la produzione
in Asia e America Latina).

Il finanziamento di 5,6 milioni, approvato con 598 voti a favore,
49 contrari e 30 astensioni,  andrà a supportare di occupazione
ad hoc per le città di Bochum, Gelsenkirchen, Recklinghausen e
Dortmund che registrano i tassi di disoccupazione più alti della
Germania, tra il 10% e il 12%.
Dall’inizio del 2009 il Feg è stato concesso è stato concesso
in tre casi: all’industria automobilistica spagnola (2,7 milioni
di euro), alle industrie tessili spagnola (3,3 milioni) e
portoghese (0,8 milioni).

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