TELCO4ITALY

Dècina: “Con AI ed edge più valore all’offerta delle telco. Ma servono investimenti”

Il Professore emerito del Politecnico di Milano sottolinea che il futuro delle reti è nel cloud continuum e nel network management basati sull’intelligenza artificiale. “Le aziende devono trasformarsi. Non basta puntare solo sulla tecnologia ma anche su persone, organizzazione e gestione dei servizi”

Pubblicato il 12 Dic 2023

maurizio decina

In uno scenario sempre più critico per il business delle telco, l’intelligenza artificiale nella rete e l’implementazione dell’edge computing saranno la vera chiave di volta del settore, ma richiedono investimenti in tecnologia, organizzazione aziendale e persone. In una parola, una vera e profonda trasformazione digitale delle aziende della telecomunicazione. Lo ha affermato Maurizio Dècina, Professore emerito del Politecnico di Milano, in occasione dell’edizione di fine anno di Telco per l’Italia. “Nella rete del futuro avremo network management e operations basati sull’Ai, con l’attuazione di quello che viene definito cloud continuum, in cui il cloud è nell’edge, nel core e nel content delivery networking”, ha detto Decina.

Ma, ha chiarito il professore, nonostante sia fondamentale per ottenere una qualità superiore dell’esperienza finale, l’edge computing è lontano dall’era dell’attuazione, perché esige una rivoluzionaria trasformazione aziendale delle telco.

Edge e intelligenza artificiale nel futuro delle reti

L’edge è la chiave per dare alta qualità nei servizi finali, come streaming, realtà aumentata ed estesa, metaverso, gaming, ma anche nei servizi offerti ad altri operatori e terze parti: “Sono i servizi per il business”, ha sottolineato Decina, “perché l’edge raccoglie dati sull’ultimo miglio con la blockchain, che garantisce la proprietà intellettuale, e permette di offrire una varietà di managed services all’utenza business. L’edge sostiene tutta l’offerta IoT e applicazioni come auto connessa, droni, industria 4.0 e tutto il mondo dell’analisi di dati”.

Ma questa evoluzione della rete – ha proseguito il professore emerito – richiede enormi investimenti non solo in tecnologia bensì in persone, organizzazione aziendale, gestione dei servizio. “Non si può introdurre l’Ai per gestire la rete senza che vi sia una vera rivoluzione nelle aziende delle tlc. Infatti, è in questo settore che le grandi società di consulenza stanno investendo, per poter poi offrire le loro competenze alle telco e aiutarle in questa trasformazione digitale”.

La trasformazione digitale delle telco è il vero tema, ha proseguito Dècina, ovvero la “capacità di controllare tutte le operations e le persone in modo centralizzato e orchestrato”.

L’interactive Ai per le funzioni di business delle reti

Dècina ha anche presentato una panoramica delle applicazioni dell’intelligenza artificiale – anzi, di machine learning o apprendimento meccanico, come ha voluto chiarire. Il machine learning esiste da decenni ed è suddiviso tra unsupervised learning, supervised learning e deep learning ed è quest’ultimo che è stato sfruttato dai prodotti come ChatGpt. Il campo delle reti neurali è stato enormemente allargato dall’arrivo dei large language model e le applicazioni – anche solo restando nel mondo delle telco – sono altrettanto ampie, dal customer service al network management dal marketing e vendite al network slicing fino alla sicurezza e rilevamento delle frodi.

SCARICA QUI LA PRESENTAZIONE DI DÈCINA

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Iniziative
Social
Analisi
Video
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Finanza sostenibile
BEI e E-Distribuzione: investimenti per la sostenibilità energetica
Professioni
Servono competenze adeguate per gestire al meglio i fondi europei
Master
Come formare nuove professionalità per governare e gestire al meglio i fondi europei?
Programmazione UE
Assunzioni per le politiche di coesione: prossimi passi e aspettative dal concorso nazionale. Il podcast “CapCoe. La coesione riparte dalle persone”
innovazione sociale
Rigenerazione urbana: il quartiere diventa un hub dell’innovazione. La best practice di San Giovanni a Teduccio
Programmazione europ
Fondi Europei: la spinta dietro ai Tecnopoli dell’Emilia-Romagna. L’esempio del Tecnopolo di Modena
Interventi
Riccardo Monaco e le politiche di coesione per il Sud
Iniziative
Implementare correttamente i costi standard, l'esperienza AdG
Finanziamenti
Decarbonizzazione, 4,8 miliardi di euro per progetti cleantech
Formazione
Le politiche di Coesione UE, un corso gratuito online per professionisti e giornalisti
Interviste
L’ecosistema della ricerca e dell’innovazione dell’Emilia-Romagna
Interviste
La ricerca e l'innovazione in Campania: l'ecosistema digitale
Iniziative
Settimana europea delle regioni e città: un passo avanti verso la coesione
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
EuroPCom 2024: innovazione e strategia nella comunicazione pubblica europea
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati