E-book e copyright, asse Italia-Francia

Incontro tra i ministri della Cultura, Dario Franceschini e Fleur Pellerin: “Tra i due Paesi forte sintonia sulle necessità di adattare le regole del diritto d’autore all’ambiente digitale”. Libri elettronici: “Equiparare l’iva con quella dei prodotti cartacei”

Pubblicato il 09 Apr 2015

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E-book e copyright: c’è sintonia tra Italia e Francia. Il ministro francese della Cultura e della Comunicazione, Fleur Pellerin, ed il Ministro italiano dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, Dario Franceschini, si sono incontrati oggi a Parigi, nel quadro delle loro consultazioni bilaterali annuali. In tale occasione, i Ministri hanno espresso apprezzamento per l’eccellente cooperazione culturale fra i due paesi, toccando ad esempio la questione delle cooperazioni cinematografica e patrimoniale.

In questa occasione, i due ministri hanno peraltro tenuto ad esprimere la loro comune posizione su un gran numero di questioni europee ed internazionali. Inoltre si è sottolineato innanzitutto il ruolo fondamentale del diritto d’autore nel sostegno alla diversità culturale, alla creazione artistica ed alla libertà d’espressione. Adottando una dichiarazione congiunta sul diritto d’autore nel mercato unico digitale, si sono impegnati a sostenere congiuntamente nel dibattito europeo la loro comune visione
ambiziosa per la cultura e il diritto d’autore nel nuovo ambiente digitale.

Hanno anche affrontato la questione dell‘equiparazione fiscale fra i libri in formato digitale e in formato cartaceo. A questo proposito proposito, i ministri si sono riferiti alla recente dichiarazione congiunta fra Italia, Francia, Polonia e Germania in materia sottolineando l’importanza di tale equità per i lettori come per gli autori, nella convinzione che è l’opera a definire un libro, e non il suo supporto. In questo senso, lo sviluppo del digitale rende necessaria una revisione del diritto europeo,
perché questo tenga conto delle innovazioni e risponda alle aspettative dei consumatori come dei creatori.

Franceschini e Pellerin hanno anche insistito sulla necessità di preservare la ricchezza del patrimonio culturale europeo e di assicurare la tutela della sua diversità, espressione della creatività, favorendo un accesso più largo alle opere e riconoscendo un ruolo specifico all’eccezione culturale. I ministri hanno altresì riaffermato la convinzione che la cultura svolga un ruolo determinante nell’affermazione di un’autentica identità europea dei valori, che possa contribuire alla difesa dei principi di libertà, mutuo rispetto e non-discriminazione, nonché alla trasmissione di questi stessi valori alle nuove generazioni.

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