IL SOTTOSEGRETARIO

E’ giallo su Vari, il delegato alle Tlc senza nomina

Il sottosegretario allo Sviluppo economico dichiara ad un convegno di essere titolare della delega dal 14 febbraio. Ma dal ministero allo Sviluppo nessuna conferma e soprattutto nessun annuncio formale

Pubblicato il 29 Feb 2012

Federica Meta

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“Questa è la mia prima uscita pubblica con le deleghe per le Telecomunicazioni”. Alla fine è stato lo stesso Massimo Vari, sottosegretario allo Sviluppo economico, ad annunciare ieri – in occasione di un convegno su televisioni locali e riforme di governo organizzata da Frt e Aeranti Corallo – di aver ricevuto il conferimento delle deleghe.

Nonostante l’annuncio da parte del diretto interessato, che ha specificato di avere avuto in consegna l’incarico dallo scorso 14 febbraio, manca ancora l’ufficialità. Dal ministero dello Sviluppo economico continuano a tenere le bocche cucite, limitandosi a precisare che “è stato lo stesso Vari a parlare come sottosegretario alle Tlc” ma "a noi non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale".

La scelta di Vari ha convinto l’Italia dei Valori. "Il ministro Passera deve spiegare perché ha affidato l`incarico alle Telecomunicazioni a Massimo Vari, che non ha nessuna esperienza nel settore, ma che è molto amico di Silvio Berlusconi, Letta e Confalonieri –sottolinea il portavoce Leoluca Orlando – Con questa gravissima scelta il governo Monti sembra aver gettato la maschera di esecutivo tecnico e getta un`ombra pesante sul futuro delle televisioni in Italia".

"Infatti, il sottosegretario Vari fu addirittura indicato sei anni fa da Forza Italia a guida dell’Agcom – aggiunge – Con quale credibilità il governo ora si appresterà a riformare la governance Rai, quando le scelte di questo ministero sono uguali a quelle di Paolo Romani?".

Tra i temi caldi che dovranno essere affrontati da Vari non solo le frequenze televisive, ma anche la realizzazione della rete nazionale in fibra ottica e la risoluzione delle controversie con le televisioni locali. Proprio in merito a queste ultime, Filippo Rebecchini, presidente della Frt, ha dichiarato: “Prendo atto della volontà del sottosegretario alle Comunicazioni, Vari, di voler riprendere la collaborazione tra il ministero e le associazioni. Ciò è senz’altro positivo se si considera che in questi anni le istituzioni ce l’hanno messa tutta per complicare la vita alle tv locali”. Lo stesso Rebecchini ha poi espresso il suo favore circa la proposta già presentata da Massimo Vari, relativa alla defiscalizzazione degli indennizzi alle emittenti televisive locali al fine di ottenere il rilascio dei canali.

Nato a Frosinone il 23 ottobre 1937, Massimo Vari è Vice-Presidente emerito della Corte costituzionale, Presidente onorario della Corte dei conti, già componente della Corte dei conti europea ed Avvocato. Dal 2006 al 2011 è stato membro della Corte dei conti europea a Lussemburgo mentre dl 2002 al 2006 ha svolto, presso la Corte dei conti le funzioni di Presidente coordinatore delle Sezioni regionali di controllo.

Nel 1993 è stato eletto giudice della Corte costituzionale, della quale è stato Vice-Presidente dal gennaio 2001 al luglio 2002, data di scadenza del mandato.

Precedentemente – nel 1972 – è divenuto magistrato della Corte dei conti, dopo essere stato Assistente ordinario presso l’Università di Roma “La Sapienza” e dal 1988 al 1992 è stato presidente dell’Associazione Magistrati della Corte dei conti.

Negli anni fra il 1980 e il 1990 ha svolto attività di insegnamento presso la Libera Università internazionale degli studi sociali “Guido Carli” di Roma (Luiss), l’Università di Roma II “Tor Vergata” e la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione.

Dopo la cessazione dal mandato presso la Corte Costituzionale ha insegnato Diritto costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza della LUISS, Giustizia costituzionale nella Facoltà di Giurisprudenza della Libera Università Maria SS. Assunta (Lumsa) e Diritto amministrativo nella Scuola di specializzazione per le professioni legali presso la stessa Facoltà, Diritto dell’Unione europea presso l’Università europea di Roma.

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