STRATEGIE

Ecco la “nuova” Nokia fra tecnologie di rete, mappe e brevetti

Dopo l’acquisizione da parte di Microsoft del business dei cellulari, il ceo ad interim Risto Siilasmaa spiega perché e come l’azienda finlandese resterà solida ancora per 150 anni. Il business si concentra in Nsn, Here (mappe) e Advanced Technologies, ma conterà anche sul licensing di 38.500 brevetti

Pubblicato il 11 Set 2013

risto-siilasmaa-nokia-120126145359

Ora che Microsoft compra il business dei telefoni di Nokia (un’operazione da 7,2 miliardi di dollari annunciata la scorsa settimana) che cosa farà Nokia? Quale il suo futuro di azienda? La casa finlandese, che prima dell’avvento degli smartphone dominava incontrastata il mondo dei cellulari, è convinta di avere ancora un lungo futuro di attività davanti, ma con un nuovo focus: le mappe e le tecnologie di rete. Anzi, per usare le parole del Ceo ad interim Risto Siilasmaa, “Questo è l’inizio dei prossimi 150 anni nella storia di Nokia”.

Il riferimento è alla lunga attività della compagnia finlandese, nata proprio 150 anni fa come produttore di carta, pneumatici ed altri articoli, ma poi divenuta nota in tutto il mondo per i suoi telefonini. In una recente intervista pubblicata dal blog ufficiale di Nokia, Siilasmaa mette in evidenza le sfide che l’azienda deve affrontare e anche l’impatto emotivo per i suoi 32.000 dipendenti che passeranno alla Microsoft. Tutti dovranno adattarsi a una nuova realtà: Nokia non è più un produttore di cellulari.

Nokia sarà molto diversa senza il business dei device e dei servizi mobili”, nota Siilasmaa. “Ma sarà un’azienda forte, con un bilancio solido e tre linee di attività in ottima salute: Nsn, Here e Advanced Technologies – ognuna leader per tecnologia e innovazione”.

In pratica, la “nuova” Nokia sarà concentrata su tre macro-aree: reti, mappe (Here) e il nuovo ramo di attività Advanced Technologies. Nokia Solutions and Networks (Nsn), frutto della recente acquisizione da parte di Nokia del del 50% prima detenuto da Siemens, fornisce attrezzature per le telecomunicazioni ed è focalizzata sulla banda larga mobile, mentre Here è da sempre concentrata su mapping e location. Here già fornisce le mappe sui Windows Phone di Microsoft ma Nokia sta aggressivamente cercando di espandersi nelle applicazioni per l’industria automotive, entrando nei cruscotti dei principali modelli di auto con le funzionalità di navigazione a bordo. Advanced Technologies è invece una divisione di ricerca e sviluppo che cerca di individuare le tecnologie su cui puntare nel futuro per espandere il business di Nokia.

Altro patrimonio che resta nelle mani della casa finlandese è quello dei brevetti, di cui Nokia possiede un nutrito portafoglio costruito negli anni, sia per device mobili che per dati mobili, e che intende continuare ad espandere, per potenziare anche su questo fronte fatturato e utili. “Abbiamo già costituito una divisione che si occupa, con successo, di licensing di brevetti e tecnologie”, indica Siilasmaa.

Come parte dell’accordo per l’acquisizione del business dei cellulari, Nokia ha garantito a Microsoft accesso ai suoi brevetti per dieci anni, ma qualche osservatore suggerisce che Nokia, senza l’attività dei telefoni ma con un tesoro di 38.500 brevetti del valore complessivo di 6 miliardi di dollari, si possa trasformare in un temibile patent troll, pronta a difendere la sua proprietà intellettuale anche in tribunale con costose cause e rivendicando sostanziosi pagamenti di royalty.

Intanto, nell’immediato futuro, compito di Siilasmaa è reinventare Nokia, ricreando un’azienda solida con un business convincente, e trovare un nuovo Ceo. Anche se l’era dei cellulari Nokia è finita, il brand potrebbe rimanere a lungo vivo tra i consumatori grazie alle mappe di Here. Per il resto, i marchi Lumia e Asha sono sotto il controllo di Microsoft e spetta a questa decidere quanto del patrimonio di immagine di Nokia potrà sopravvivere nel mondo dei device mobili.

Valuta la qualità di questo articolo

La tua opinione è importante per noi!

EU Stories - La coesione innova l'Italia

Tutti
Social
Iniziative
Video
Analisi
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia
Iniziative
Al via il progetto COINS
Eventi
Un nuovo sguardo sulla politica di coesione dell'UE
Iniziative
Parte la campagna di comunicazione COINS
Interviste
Marco De Giorgi (PCM): “Come comunicare le politiche di coesione”
Analisi
La politica di coesione europea: motore della transizione digitale in Italia
Politiche UE
Il dibattito sul futuro della Politica di Coesione
Mobilità Sostenibile
L’impatto dei fondi di coesione sul territorio: un’esperienza di monitoraggio civico
Iniziative
Digital transformation, l’Emilia-Romagna rilancia sulle comunità tematiche
Politiche ue
Fondi Coesione 2021-27: la “capacitazione amministrativa” aiuta a spenderli bene
Finanziamenti
Da BEI e Banca Sella 200 milioni di euro per sostenere l’innovazione di PMI e Mid-cap italiane
Analisi
Politiche di coesione Ue, il bilancio: cosa ci dice la relazione 2024
Politiche UE
Innovazione locale con i fondi di coesione: progetti di successo in Italia

Articoli correlati