LA TRIMESTRALE

Ericsson “batte” il Covid: risultati oltre le attese

Nel secondo quarter del 2020 vendite per 5,38 miliardi di euro a fronte dei 5,3 stimati dagli analisti. Migliora oltre le aspettative anche il margine lordo. Il Ceo Ekholm: “Nonostante il contesto difficile, abbiamo consolidato la posizione di leadership sul 5G”

Pubblicato il 17 Lug 2020

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Ericsson ha resistito all’inizio della crisi del coronavirus meglio del previsto grazie agli investimenti che le compagnie telefoniche hanno continuato a sostenere per evitare che le reti, travolte dall’ondata di lavoro a domicilio e streaming, si sovraccaricassero. Nel secondo trimestre del 2020 la società con sede a Stoccolma ha infatti registrato vendite per 55,6 miliardi di corone svedesi (5,38 miliardi di euro al cambio corrente), rispetto alla stima media degli analisti di 5,3 miliardi di euro.

I risultati nel dettaglio

Anche il margine lordo al netto degli oneri di ristrutturazione – si legge in una nota dell’azienda – è migliorato oltre le aspettative, al 38,2%, inclusa la precedente svalutazione delle scorte comunicata relativa alla Cina continentale (-0,9 miliardi di corone svedesi, 87 milioni di euro, che equivale a -1,6 punti percentuali). Il risultato operativo al netto degli oneri di ristrutturazione è migliorato a 440 milioni di euro. (8,2% margine operativo) da 380 milioni di euro.

Le vendite di reti sono aumentate del 4% su base annua. Il margine operativo delle reti, esclusi gli oneri di ristrutturazione, è stato del 14,1%, influenzato dai contratti strategici e dalla svalutazione delle scorte, in parte compensata dalla leva operativa e da un mix di attività favorevoli.

Il reddito operativo dei servizi digitali, esclusi gli oneri di ristrutturazione, è stato di -68 milioni di euro. Il margine lordo è migliorato guidato principalmente dalle maggiori vendite di software, mentre le vendite sono diminuite del 5%. L’utile netto è stato di 250 milioni di euro, mentre il flusso di cassa disponibile è pari a 310 milioni di euro. La liquidità netta al 30 giugno 2020 era di 3,63 miliardi di euro. Nel complesso, quindi, la pandemia di Covid-19 ha avuto un impatto limitato sul reddito operativo e sul flusso di cassa nel trimestre.

Il punto di vista del Ceo Ekholm

“Nonostante il difficile contesto, abbiamo ottenuto un risultato solido”, commenta Börje Ekholm, President and Ceo di Ericsson. “Mentre gli effetti della pandemia da Covid-19 continuano a creare incertezze, con l’attuale outlook manteniamo gli obiettivi per l’intero anno per il Gruppo. Le reti sono cresciute organicamente del 4% e il margine lordo è stato del 40,5%, assorbendo una quota maggiore di contratti strategici, compresi i volumi 5G nella Cina continentale, dove abbiamo anche effettuato una svalutazione dell’inventario. Il rafforzamento della posizione sul mercato nella Cina continentale è strategicamente importante in quanto si prevede che questo mercato sarà un driver di rispetto ai requisiti futuri critici e ci fornirà importanti economie di scala. Si prevede che i contratti cinesi sul 5G saranno redditizi durante il loro ciclo di vita, anche se hanno contribuito negativamente al margine lordo nel secondo trimestre. Gli investimenti in ricerca e sviluppo ci hanno permesso di consolidare la nostra leadesrship nel 5G”, continua Ekholm, “con prestazioni comprovate e vantaggi in termini di costi di proprietà per i nostri clienti. Abbiamo continuato ad aumentare la nostra quota di mercato in diversi mercati sfruttando un portafoglio di prodotti competitivi. La redditività nei contratti strategici precedentemente assegnati è migliorata secondo i piani. Consideriamo i contratti strategici come una parte naturale del business e non sospenderemo l’outlook a meno che non si verifichi qualche evento inaspettato con un impatto straordinario”.

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